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Il Napoli si è sciolto in Spagna

Alla prima partita importante della nuova stagione sportiva il Napoli è stato eliminato dalla Champions League. Ciò è stato dovuto, secondo quanto scrivono i giornali a una “disattenta linea difensiva”, “un innocuo lancio dalle retrovie, Albiol non si è inteso con Rafael, i due si sono fatti sorprendere dall’accorrente Aduriz che li ha bruciati sul tempo e ha comodamente infilato la porta rimasta sguarnita”, “la difesa regala la doppietta”. Indipendentemente dal valore tecnico dei singoli giocatori e della squadra nella sua totalità, questi commenti mettono in evidenza lo scarso valore psicologico della prestazione del Napoli. Benitez non è stato in grado di mettere in campo una squadra combattiva e determinata. Gli errori di attenzione manifestati dal Napoli sono a prescindere dal valore tecnico del singolo calciatore e sono convinto che l’aggressività sia una caratteristica indispensabile e allenabile se si vuole competere ad alto livello. Viene data poca attenzione alla ricerca di calciatori che posseggano questa dimensione mentale a favore della ricerca di giocatori magari più dotati tecnicamente ma che in campo si sciolgono come neve al sole. Questo parametro passa invece troppo spesso in silenzio e così mentre le squadre straniere corrono e lottano noi continuiamo a lamentarci.

La Roma non ha ancora una mentalità vincente

La Roma sta conducendo un campionato molto positivo. Infatti quest’anno è diventata una squadra competitiva e che sa vincere la maggior parte delle partite riducendo al minimo le sconfitte. E’ sulla strada giusta per raggiungere una mentalità vincente, che vuol dire entrare in campo con la convizione di sapere affrontare con successo qualsiasi squadra.  Rispetto a quanto ha dimostrato sino a oggi, non ha ancora raggiunto questo traguardo, Lo testimoniamo, a mio avviso, le due sconfitte che ha subito nelle due partite più importanti che ha giocato. Quella contro La Juventus in campionato, che le avrebbe permesso di continuare a esercitare una forte pressione sulla Juve stessa e quella contro il Napoli in Coppa Italia. In ambedue ha perso il confronto con l’avversaria in modo netto. Il prossimo passo dovrà essere quello di mantenere la stessa forte convinzione anche nelle partite decisive, che determinano la differenza fra una buona stagione e una ottima.

La condizione emotiva negativa del Napoli

Ieri mi chiedevo chi fra Juventus e Napoli avrebbe mostrato la voglia di vincere sin dall’inizio della partita e la Juve lo ha fatto sin dal primo istante. Sarebbe utile capire come mai questo stato mentale non è stato invece dimostrato dal Napoli che solo nel secondo tempo ha fornito, come si dice, “una prova d’orgoglio”. A mio avviso un allenatore esperto come Benitez dovrebbe avere dei parametri per stabilire se prima di una partita importante la sua squadra è nella condizione emotiva ottimale per affrontare un avversario di cui si conosce il sistema di gioco e altrettanto bene si conosce lo spirito combattivo che Conte riesce a trasmettere ai suoi giocatori. Con questa consapevolezza si va in campo sapendo cosa è molto probabile che accada e che in realtà si è poi verificato. Certamente i calciatori non sono robot che eseguono i comandi di Benitez però una squadra che vuole vincere non può entrare in campo con quell’atteggiamento. Credo quindi sia importante per il Napoli capire come mai l’atteggiamento dei giocatori sia stato così rinunciatario nei comportamenti, si può essere inferiori in termini di qualità di gioco ma non in relazione alla volontà di fronteggiare al meglio delle proprie capacità gli avversari. L’unico che ha dimostrato un approccio positivo è stato Reina, il portiere del Napoli, che ha svolto il suo ruolo con determinazione. Il Napoli deve migliorare nella capacità di entrare in campo con la condizione emotiva che gli consente di giocare una partita con determinazione, altrimenti la classe dei singoli giocatori e della squadra resta chiusa  in un cassetto di cui si è persa la chiave

Juventus-Napoli: chi vuole vincere?

Juventus e Napoli si affrontano stasera, un partita importante non solo per i 3 punti che avvicineranno alla Roma chi vince, ma anche per l’effetto positivo che si avrà sull’autostima di quella che dimostrerà di sapersi esprimere al meglio nei moneti decisivi. In modo diverso, Mazzarri e Conte avranno spiegato ai giocatori cosa vogliono che succeda in campo e cosa vogliono evitare che avvenga. Vedremo chi delle due riuscirà a fare accadere quello che in questi giorni hanno pianificato. Entreranno in campo con la stessa volontà di vincere? La partita sarà bella se vedremo intensità,velocità, spirito combattivo e idee in campo.

Roma-Napoli: spettacolo e divertimento?

Stasera si gioca Roma Napoli, la prima contro la seconda in classifica, e ci si aspetta una partita divertente fra due squadre che prendono pochi goal e che segnano con facilità. I due allenatori sono persone che non si sprecano in polemiche fra di loro e che stanno insgnando ai giocatori a pensare a una partita alla volta senza montarsi la testa per i successi ottenuti in campionato. La Roma deve temere una squadra che ha segnato sinora 10 goal solo nel primo tempo, che anche se spesso non decidono la partita, danno ovviamente un vantaggio pratico ed emotivo. Un errore che le squadre devono evitare è quello di pensare a cosa succederà se vincono, non devono portarsi con la testa al futuro, soprattutto chi andrà per primo in vantaggio dovrà continuare a mantenere lo stesso tipo di concentrazione avuta sino a quel momento. Per il Napoli sarà utile avere negli occhi la vittoria con il Borussia e non certo quella con l’Arsenal. E’ sempre meglio ricordarsi le vittorie ottenute giocando bene piuttosto che soffermarsi troppo sui difetti. Ciò che può fermare il gioco delle due squadre è il timore di perdere, non essendo abituate a giocare incontri di alto livello.  Il ruolo degli allenatori è, in relazione a questo aspetto, assolutamente decisivo nel convincere i giocatori delle loro capacità tecniche. La fiducia con cui entreranno in campo dipende da loro e da come i giocatori che pù le rappresentano in campo sapranno interpretare con efficacia il loro ruolo. Buon divertimento.

Il Napoli non era pronto ma non lo sapeva

Essere consapevoli che si stava per entrare in campo con l’atteggiamento sbagliato; questo è mancato al Napoli contro l’Arsenal. Hamsik riassume il pensiero della squadra: “In gare così non si possono regalare 15′. Poi diventa difficile rimontare. Loro sono stati devastanti, ma noi siamo partiti molto male”. Giusto  ma cosa hanno fatto nello spogliatotio per mettersi nella condizione mentale necessaria a contrastare l’Arsenal. Molte volte le squadre pensano di avere l’atteggiamento giusto ma non è così e fanno poco per allenarsi a riconoscere se lo stato d’animo pre-partita è utile a giocare bene o può essere un ostacolo. Pensare di essere pronti non è la stessa cosa di sentirsi pronti, se non lo capisci non potrai migliorare e dovrai sempre aspettare di giocare i primi 5 minuti della partita per saperlo. Ci sono sistemi per imparare a conoscersi e a mettersi nella condizione pre-partita migliore, credo proprio che non lo sappiano.

Campionato di calcio interessante: le sorprese nelle prossime partite

Il campionato di calcio di quest’anno è sinora il più interessante di questi anni, perchè fa emergere situazioni nuove con cui le squadre devono confrontarsi al di là del loro livello tecnico:

La Juve deve dimostrare che continua a avere voglia di vincere e la drammatizzazione di Conte sul caso di Pirlo, non proprio uno qualsiasi, che non è andato in panchina dopo la sostituzione ma negli spogliatoi è un segnale di quanto l’allenatore consideri decisiva questa condivisione totale di ciò che avviene in campo da parte della panchina, per mantenere alta la determinazione della squadra.

Il Napoli ha un impegno apparentemente facile con il Sassuolo ma non deve pensare di avere già vinto la partita, questa è certamente una delle partite in cui si può misurare la volontà della squadra a vincere il campionato.

La Roma è stata spesso una squadra che ai primi risultai positivi pensava già di essere arrivata alla fine el campionato, deve mostrare pazienza, dimenticare le partite vinte e stare concentrata solo giocare la prossima partita.

Il Milan ha molti problemi tra infortuni e le debolezze mentali di Balotelli. Certamente come tutti dicono Mario è a un bivio, sprecarsi come Cassano o diventare il simbolo del talento calcistico italiano: ma chi lo aiuta? Non basta la buona volontà del giocatore o dirgli di cambiare perchè ciò accade, gli serve qualcuno accanto che lo guidi a diventare adulto.

L’Inter era partita bene anche la scorsa stagione, continuerà? Mazzarri appare più fiducioso e convinto di Stramaccioni e questo è importante.

Roma e Napoli non devono farsi prendere dall’euforia

Roma e Napoli hanno un nemico interno che devono battere, si tratta dell’euforia che potrebbe conquistarle per essere dopo molto tempo da sole in testa alla classifica e per avere vinto le prime quattro partite, l’ultima delle quali è stata particolarmente densa di significati. Per la Roma è stato il derby con la Lazio, che è forse il match più importante da giocare e spesso in questa città ha il valore di una stagione intera. Il Napoli non vinceva dai tempi di Maradona con il Milan al Meazza, la Scala del calcio. Pertanto queste due vittorie hanno certamente aumentato la fiducia di queste squadre nelle loro capacità. A questo punto si può cadere nel tranello dell’euforia, tutto sembra essere positivo e si comincia a giocare con minore concentrazione, soprattutto le partite sulla carta più facili. Se ciò accadesse sarebbe un errore grave, che i due allenatori devono evitare. Le partite con le squadre che non aspirano al vertice della classifica devono essere affrontate al massimo dell’impegno, perchè se non si vincono sono punti persi che non si possono recuperare. Saranno poi gli scontri diretti con le migliori che determineranno chi vincerà lo scudetto, ma se si sono persi punti in precedenza, eventuali successi negli scontri diretti non permetteranno di distanziare le concorrenti. Pertanto le partite mentalmente più difficili sono proprio quelle in cui il risultato appare più scontato. A questo proposito è necessario che le squadre ricordino che il goal è un evento raro e che talvolta basta un tiro in porta per segnarne uno, mentre altre volte non ne bastano 10 di tiri.

La filosofia di Benitez “senza fretta ma senza sosta”

Dal tiki-taka del Barcellona, all’aggressività asfissiante della Juventus, al senza fretta ma senza soste del Napoli. Ogni squadra ha la sua filosofia dettata dalle idee dell’allenatore. Alla base di ogni forma di gioco vi è un’idea del calcio e mi sembra che quella di Benitez sia proprio una bella idea. Si basa sulla responsabilizzazione dei giocatori, che vengono lasciati liberi per un giorno dopo la vittoria cotro il Borussia anche se la prossima partita è contro il Milan; che privilegia l’allenamento con la palla per favorire un clima positivo in allenamento e che non stravolge i calciatori con una preparazione fisica troppo intensa. Si potrebbe dire che siamo solo all’inizio del cammino per dire così bene del metodo Benitez. Ci si dimentica, in questo caso, che iniziare in modo vincente su due fronti, campionato e champions, è difficile e l’esserci riusciti è un risultato estremamente significativo proprio per confermare la validità di questo nuovo sistema del Napoli.

Il pessimismo di Mazzarri non aiuta il Napoli

Le frasi che usiamo hanno sempre un significato, ancora di più lo hanno quelle dette da un allenatore al termine di una partita. Il Napoli nell’ultimo periodo ha ottenuto in campionato 3 pareggi consecutivi e 2 sconfitte in campo internazionale e Mazzarri, il suo allenatore, ha detto. “Ci va tutto storto, ma se ci davano i due rigori sarebbe stato diverso. Sono sicuro che le vittorie torneranno”. In psicologia si definisce questo approccio come pessimista ed è dimostrato che vi è una rapporto negativo tra pessimismo e successo sportivo.

Infatti dire “Ci va tutto storto” è una valutazione di tipo globale che non dice nulla su come la squadra ha giocato e attribuisce al caso come vanno le cose in campo. Dare importanza ai rigori negati, significa deresponsabilizzare i calciatori perchè la vittoria non è venuta a causa delle decisioni dell’arbitro.

L’atteggiamento vincente mette invece in mostra modi diversi di spiegare la prestazione, quindi la domanda è: “Cosa abbiamo fatto di sbagliato e quando” e “Cosa dobbiamo fare di diverso la prossima partita”. Inoltre, quando gli ultimi risultati sono 3 pareggi e 2 sconfitte, c’è poco di casuale e molto da fare per ritrovare quell’atteggiamento vincente che spesso ha caratterizzato il Napoli.