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Mancano pochi giorni all’inizio delle Olimpiadi di Parigi 2024, proviamo a descrivere quali sono le caratteristiche mentali che hanno dimostrato nelle precedenti edizioni gli atleti e le atlete che hanno vinto una medaglia.
1. Determinazione e Tenacia
Gli olimpionici sono estremamente determinati e non si arrendono di fronte alle difficoltà. La loro tenacia li spinge a continuare ad allenarsi e migliorare, anche quando incontrano ostacoli o momenti di sconforto.
2. Concentrazione
La capacità di rimanere concentrati sul proprio obiettivo e mantenere la focalizzazione durante l’allenamento e la competizione è fondamentale. Gli atleti olimpici riescono a bloccare le distrazioni e a concentrarsi interamente sulla loro performance.
3. Resilienza
La resilienza è la capacità di recuperare rapidamente da insuccessi o infortuni. Gli atleti di successo sono in grado di superare le avversità, imparare dai propri errori e continuare a migliorarsi.
4. Autodisciplina
Gli atleti che vincono una medaglia d’oro mostrano un altissimo livello di autodisciplina. Questo si manifesta nella loro capacità di seguire rigorosamente programmi di allenamento, diete e routine quotidiane necessarie per raggiungere l’apice della loro performance.
5. Autostima e Fiducia in Sé Stessi
Credere nelle proprie capacità è cruciale per raggiungere il successo a livelli così alti. Gli atleti olimpici hanno una forte autostima e fiducia nelle loro competenze, che li aiuta a performare al meglio sotto pressione.
6. Gestione dello Stress
La capacità di gestire lo stress e la pressione delle competizioni internazionali è vitale. Gli atleti olimpici sviluppano tecniche per mantenere la calma e la lucidità mentale anche nelle situazioni più stressanti.
7. Motivazione Intrinseca
Gli olimpionici sono spesso guidati da una motivazione intrinseca, ovvero un profondo desiderio personale di eccellere e di raggiungere i propri obiettivi, piuttosto che da motivazioni esterne come premi o riconoscimenti.
8. Capacità di Visualizzazione
Molti atleti utilizzano tecniche di visualizzazione mentale per immaginare le loro performance perfette. Questa pratica li aiuta a prepararsi mentalmente e a migliorare la loro fiducia nelle proprie capacità.
9. Mentalità di Crescita
Gli atleti di successo abbracciano una mentalità di crescita, credendo che le loro abilità possano essere migliorate attraverso il duro lavoro e l’apprendimento continuo. Questa mentalità li spinge a cercare sempre nuove sfide e a non temere il fallimento.
10. Passione e Amore per lo Sport
Una passione genuina e un amore profondo per il proprio sport sono caratteristiche comuni tra i medagliati olimpici. Questa passione li motiva a dedicare innumerevoli ore alla pratica e all’allenamento.
Queste caratteristiche mentali sono fondamentali per raggiungere l’eccellenza e il successo nel contesto altamente competitivo delle Olimpiadi
La Globesity - come è stata chiamata dall’economista ed agronomo italiano Andrea Segrè – evidenzia che i costi globali del sovrappeso e dell’obesità raggiungeranno i 18 trilioni di dollari annui entro il 2060.
Oms definisce l’obesità una malattia cronica multifattoriale complessa caratterizzata da eccessivi depositi di grasso, che possono compromettere la salute, dovuta ad ambienti obesogeni, fattori psicosociali, variabili genetiche nonché da fattori eziologici maggiori come malattie, farmaci, immobilizzazione forzata, procedure iatrogene.
In un ambiente obesogeno è limitata a livello strutturale la disponibilità di cibo sano e sostenibile a prezzi localmente accessibili, manca una facile e sicura mobilità fisica nella vita quotidiana ed è assente un contesto giuridico e regolamentare adeguato.
La progressione verso l’obesità è aggravata dalla mancanza di una risposta efficace da parte del sistema sanitario che non riesce ad identificare precocemente nelle fasi iniziali l’aumento di peso in eccesso e la deposizione di grasso nelle persone che rischiano così maggiormente di ammalarsi.
La persona obesa presenta un aumentato rischio di sviluppare malattie cardiache, diabete di tipo 2, tumori. L’obesità influenza significativamente anche la salute delle ossa e la riproduzione ed impatta sulla qualità di vita, come muoversi e dormire bene.
L’obesità infantile e adolescenziale comporta conseguenze psicosociali negative, da un minor rendimento scolastico al peggioramento della qualità di vita. E’ aggravata dallo stigma, dalla discriminazione e da diffusi fenomeni di bullismo.
Prendendo spunto dal record del campione NBA Stephen Curry: dalla sua tenacia nel volere perseguire il miglioramento delle sue prestazioni e dall’essere considerato anni fa inadeguato a giocare ad alti livelli sino invece a stabilire il record NBA di triple segnate in carriera (2974).
Psicosport organizza domani; martedì 21 dicembre, ore 19- 20.30 un webinar gratuito sul tema “Viaggio nella mente dell’atleta” parleremo di questo argomento. E’ un tema che riguarda tutti gli atleti, allenatori, dirigenti sportivi e gli psicologi. Vedremo infatti come sia possibile e auspicabile sviluppare la “mentalità orientata alla crescita” nei giovani che praticano sport e non solo negli atleti di livello assoluto. I campioni possono indicarci la strada ma il miglioramento è un tema essenziale per chiunque e, proprio per questa ragione, non ci si deve nascondere dietro l’idea che queste cose riguardano solo il mondo sportivo dell’alto livello. Quindi, ognuno quale che sia il suo ruolo deve imparare a declinarlo sulla base delle proprie esperienze di vita quotidiane.
Rifletti sulle tue prestazioni: Stai migliorando o rimanendo al tuo posto? Stai crescendo o fai sempre gli stessi errori?
Durante il webinar verrà presentato il l’edizione del Master di Psicologia dello Sport organizzato a Roma a partire da Febbraio 2022.
Iscrizione al webinar: https://www.psicosport.it/blog/open-day-master-psicologia-dello-sport-roma-2022-dic
Al di là delle evidenze diffuse esistono ormai numerose indagini che ci mostrano i dati della cosiddetta psicopandemia, con un aumento generalizzato dei problemi psichici nella popolazione di tutte le età. Di seguito i punti principali della questione tratti da David Lazzari, Presidente Ordine degli Psicologi.
- OMS già prima della pandemia 17 milioni di italiani soffrivano per disturbi psicologici, oltre un italiano su quattro e nella metà dei casi queste problematiche insorgono verso i 14 anni (Kastel 2019).
- L’incidenza più elevata è in gruppi a rischio come i reduci dalle terapie intensive, i colpiti dal Covid, i malati fisici che non si sono potuti curare per paura del contagio o per limitazioni negli accessi, le persone che hanno perso un congiunto in situazioni particolari, i “caregiver” che assistono patenti o persone con malattie o disabilità, le persone con maggiore o pregressa fragilità psicologica, gli operatori sanitari in burnout.
- Indagini indipendenti effettuate in diversi Paesi sono convergenti nel dire che una persona su tre oggi avrebbe bisogno di ascolto e sostegno psicologico, anche per evitare lo strutturarsi di disturbi più gravi e costosi.
- In una recente indagine del Centro Studi dell’Ordine degli Psicologi il 47% dei genitori con figli 3-14 anni evidenzia problemi emotivi, e sui bambini evidenzia stati psicologici negativi nel 62% dei casi.
- Tra gli adolescenti 6 su 10 dichiara di sentirsi stressato ed uno su tre vorrebbe un supporto psicologico (Unicef 20.11.20).
- 7 persone su 10 in questi casi preferiscono un aiuto psicologico ai farmaci (McHugh 2013). E’ dimostrata una maggiore e più lunga efficacia della psicoterapia per la maggior parte di queste situazioni (Huhn et al. 2014, Cuijpers et al. 2014, Lazzari 2020).
- Gli interventi psicologici hanno una azione ristrutturante perché promuovono le risorse delle persone e prevengono da eventuali ricadute. Parliamo di differenze importanti che si apprezzano soprattutto nel medio e lungo periodo (Harryotaki et al. 2014, Zhang et al. 2018).
- Un dato confermato dalle analisi economiche costo-benefici, che ci dicono che a 5 anni dal trattamento la psicoterapia fa risparmiare 1481 euro a persona in campo sanitario e 2058 euro alla società rispetto ai farmaci, rivelandosi economicamente più vantaggiosa nel 75% dei casi (Rossi et al. 2019).
- Tutto questo senza contare i possibili effetti collaterali del diffuso abuso di farmaci.
- Purtroppo il problema è strutturale: è il sistema che alimenta questa situazione, perché mentre i farmaci sono rimborsati dal SSN o gratuiti (alcune categorie) e facilmente disponibili, i trattamenti psicologici non solo non sono rimborsabili ma sono merce rara nel pubblico. Con uno psicologo psicoterapeuta ogni 12 mila abitanti nel SSN l’accesso a queste terapie nel pubblico è per pochissimi e nel privato sono oggi molti di meno quelli che possono permettersi un trattamento.
- La psicologia e la psicoterapia sono ancora pensate per chi può pagarsele.
La piaga della sedentarietà continua a perseguitarci siamo già da sempre fra gli europei meno attivi in termini sportivi e soprattutto in 17 anni la percentuale dei praticanti è aumentata solo del 5,7% mentre i sedentari sono diminuiti del 2%.
Non c’è alcuna speranza concreta che nei prossimi 10 anni s’inverta questa tendenza in modo positivo, in assenza di qualsiasi tipo di politica governativa.
L’anno che è appena iniziato non sarà di certo l’anno dello sport, quello che spingerà a intraprendere una qualsiasi attività motoria in modo continuativo.
L’unico dato che aumenta in Italia è la prevalenza di persone in sovrappeso e con obesità cresce al crescere dell’età, tanto che se l’eccesso di peso riguarda 1 minore su 4, la quota quasi raddoppia tra gli adulti, raggiungendo il 46,1 per cento tra le persone di 18 anni e oltre. La prevalenza maggiore si riscontra in entrambi i generi nella classe 65-74 anni (61,1 per cento) e, mentre la maggioranza degli uomini presenta un eccesso ponderale già a partire dai 45 anni, per le donne ciò si verifica dopo i 65 anni.
Negli ultimi 30 anni, inoltre, è stato registrato un aumento di incidenza dell’eccesso di peso pari al 30 per cento ed emerge prepotentemente il ruolo del territorio di origine.
Riflettere su questa idea.
L’allenamento è:
Sentirsi comodi in una situazione scomoda
Oggi ricordiamo e onoriamo le vite perse l’11 settembre 2001 e rendiamo omaggio al sacrificio di così tanti eroi.
#NeverForget