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L’ultima partita della coppia Federer-Nadal si chiude tra le lacrime

Roger Federer: "Una volta rifiutai di giocare il doppio con Rafael Nadal"

Federer è la prova di maturità per ogni tennista

Federer ha vinto più di 100 partite a Wimbledon in circa 20 anni. Basta questa minima statistica a spiegare il valore di chi si sta parlando e a capire perchè l’allenatore ha suggerito a Sonego di immaginare di giocare con un giocatore senza volto. Altrimenti lo avrebbe schiacciato.

Sonengo è stato molto bravo nel primo set, perso 7-5, ha messo in difficoltà il suo avversario e soprattutto non ne è stato intimidito. Poi, piano piano questo approccio si è sgretolato e non c’è stata più partita.

La continuità dell’atteggiamento in campo tenuto nel primo set è stata la difficoltà mentale che Sonego ha dovuto affrontare. Spesso non ha avuto pazienza, affrontando la conclusione del punto.

Mantenere un approccio continuo durante la partita è il problema forse più rilevante del gioco del tennis, chi non ci riesce diventa emotivamente instabile, inizia a dare importanza alle sue paure e per affrontarle esagera in agonismo, tentando di concludere i punti in modo rapido.

A ogni livello appare questo problema, la sua soluzione la si può paragonare a un esame di maturità che permette di passare da un livello a quello successivo. Finché non si raggiunge il top della classifica e s’incontra Federer che rappresenta l’ultima prova per laurearsi campione.

Il ritorno di Roger Federer nonostante i suoi limiti fisici

Roger Federer probabilmente non suda, perchè sarebbe un segno di fatica, che contro Cameron Norrie non sembra ci sia. Sembra vivere la partita come una sorta di noia, per giungere a quelle che poi lo dovranno impegnare. Lo sguardo di Federer è sempre a focus sul campo; potrebbe sembrare un’osservazione scontata ma solo alcuni riescono a mantenere questo tipo di attenzione per ogni punto.

Ha perso il terzo set ma l’atteggiamento di Federer non è cambiato, se non per qualche minimo segno di fastidio. Il suo tennis non è fisico e nel quarto set all’inizio sembra pagare questo limite, di conseguenza, riduce il numero di scambi. Norrie lo capisce e inizia a giocare in modo conservativo, invece, per allungarli.

Norrie si mostra molto tenace quando dopo avere subito il break sul 2-2, il game dopo recupera immediatamente riportando il punteggio in parità (3-3). Sul 40 pari del game successivo paga la tensione con un doppio fallo, ma riesce comunque a vincere in due punti il game.

Infine, Federer si mostra umano quando sul 4 pari si porta sul 40-15 e per la prima volta si incita al termine del punto vinto.

Vince 6-4, ultimo game punti veramente belli. Nell’intervista Federer si dimostra felice e questo deve darci l’idea di quanto stress ha trattenuto e non ci ha fatto vedere durante la partita.

Cambiare per continuare a essere Federer

“Per poter affrontare i più giovani ho dovuto reinventare il mio gioco, il tennis è in costante evoluzione”

Federer dimostra che si può cambiare anche a 38 anni.

 

Nadal: Gioco per essere il più competitivo

Giocare per essere il più competitivo. Sembra essere questo lo scopo di Nadal, e non per diventare di nuovo il n.1 o superare Federer per numero di vittorie.

Nadal gioca a tennis perché gli piace questo sport ed è costantemente impegnato al massimo per mantenere il più a lungo possibile questa opportunità. Ha capito e integrato in lui che per vincere non bisogna avere la preoccupazione di vincere, ma che solo la dieta per lui migliore, l’allenamento per lui migliore, la cura di se stesso per lui migliore determinano l’uomo più competitivo in campo.

E’ ciò che avviene prima che determina cosa farà in campo. La partita rappresenta l’apice di questa preparazione rivolta a provare il massimo del piacere nel dimostrare a se stessi e al mondo la propria competitività.

Nadal vince gli Us Open dopo una sfida infinita contro Medvedev

Fantastico Roger Federer a quota 100

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Federer per vincere si è detto “non fare casino”

Spesso parlo con i giovani tennisti dell’importanza di guidarsi in modo utile durante le partite. La maggior parte di loro mostra troppo spesso pensieri troppo complicati e soprattutto vogliono dimostrare di aver un gioco brillante e non noioso. A mio avviso questo modo di pensare li allontana dall’essere concreti e dal fare le cose semplici che gli permetterebbero di mettere in difficoltà l’avversario e di aspettare il momento in cui chiudere il punto.

Tutti parlano di Federer esaltando le sue qualità tennistiche ma raramente viene messo in evidenza che prima del gioco viene l’approccio mentale al gioco. E’ invece lo stesso Federer ha ricordarci l’importanza dell’atteggiamento mentale in questa intervista. Queste frasi evidenziano quanto detto in modo evidente, quando dice che nel quarto set la sua mente stava vagando troppo e allora si è detto “non fare casino”, “non rovinare tutto”.

Quindi prima di tutto diamo un ordine utile ai nostri pensieri e poi concentriamoci su ogni punto.

“The problem in the fourth set was that my mind was all over the place,” Federer told Australia’s Seven Network. “I was so close and I was telling myself, ‘Don’t mess it up,’ and then that’s exactly what I did. I got a bit lucky at the beginning of the fifth set. I personally don’t think I would have come back if he’d broken me first.”

Per Federer l’impossibile non esiste

Questo significa credere che l’impossibile è possibile.

Quando ritirarsi da una splendida carriera sportiva

La carriera degli atleti si sta allungando sempre più, in particolare quella dei più vincenti che continuano la loro striscia positiva. Da Roger Federer a Valentina Vezzali a Francesco Totti sono molti i nomi famosi dello sport mondiale che si trovano in questa situazione. E allora quale può essere il principio per cui si prende la decisione di continuare piuttosto che di abbandonare? Mettendo da parte eventuali problemi fisici che possono impedire o limitare il proseguimento della carriera, l’elemento decisivo da prendere in considerazione riguarda la motivazione e la dedizione che devono continuare a essere forti e intense.

  • Motivazione vuol dire che si raggiungerà l’obiettivo prefissato grazie al proprio personale impegno.
  • Dedizione ci si riferisce all’intensità con cui lo scopo viene perseguito e  si traduce nell’impegno con cui si lavora nel quotidiano.
Quando queste due dimensioni psicologiche sono presenti gli atleti sanno che non è ancora giunto il momento di ritirarsi e i loro allenatori hanno un metro sicuro su cui misurare la volontà dei loro atleti, anzichè basarsi solo quello dell’età cronologica o degli anni di carriera variabili che possono stimolare i pregiudizi dei tecnici.

I tanti modi di fare parlare di sport

Tanti modi di fare parlare di sport: dal voyeurismo sul costume di due atlete inglesi di beachvolley, per cui fotografando il loro lato B si possono vincere delle scommesse, alla traversata della nuotarice Nyad (over60) da Cuba a Miami iniziata oggi e che si concluderà mercoledì. Oppure la Pellegrini: sono di più le persone che scrivono/leggono delle sue imprese o quelle interessate al gossip? Molti sono i campioni di cui si conosce solo la vita sportiva, fra questi Federer che compie trent’anni. Auguri a lui e alla sua capacità di tenere separata la vita privata e quella sportiva, la cultura sportiva dalla ricerca del guadagno a ogni costo.