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Giornata indimenticabile per lo sport italiano

Oggi sarà una giornata indimenticabile per lo sport italiano, ci aspetta la finale di Wimbledon e quella che si giocherà a Wembley. Due luoghi tra i più iconici dello sport mondiale, dove gli atleti italiani saranno protagonisti.

Chi ha raggiunto questi obiettivi, Matteo Berrettini e la nazionale di calcio, hanno affrontato un percorso difficile che hanno raggiunto non solo grazie alle loro capacità sportive ma anche in virtù della loro capacità accettare le difficoltà con cui si sono confrontati e di saperle vincere. Sono un esempio di quanto scritto da  Rudyard Kipling, nella poesia If, di cui due versi significativi sono proprio scritti all’ingresso del campo centrale di Wembley: “If you can meet with Triumph and Disaster / And treat those two impostors just the same” (Se saprai confrontarti con Trionfo e Rovina / E trattare allo stesso modo questi due impostori).

In poche parole, Kipling è stato capace di riassumere il senso più profondo dello sport, rappresentato dalla sfida con stessi, dall’angoscia che questa provoca e dalla capacità di superamento di questo condizione psicologica per giungere alla vittoria.

Ogni giovane, allenatore e genitore dovrebbe ricordarsi queste idee e capire quanto sia difficile l’impresa vissuta dagli atleti. Prendiamoci dei nostri talenti.

 

Il ritorno di Roger Federer nonostante i suoi limiti fisici

Roger Federer probabilmente non suda, perchè sarebbe un segno di fatica, che contro Cameron Norrie non sembra ci sia. Sembra vivere la partita come una sorta di noia, per giungere a quelle che poi lo dovranno impegnare. Lo sguardo di Federer è sempre a focus sul campo; potrebbe sembrare un’osservazione scontata ma solo alcuni riescono a mantenere questo tipo di attenzione per ogni punto.

Ha perso il terzo set ma l’atteggiamento di Federer non è cambiato, se non per qualche minimo segno di fastidio. Il suo tennis non è fisico e nel quarto set all’inizio sembra pagare questo limite, di conseguenza, riduce il numero di scambi. Norrie lo capisce e inizia a giocare in modo conservativo, invece, per allungarli.

Norrie si mostra molto tenace quando dopo avere subito il break sul 2-2, il game dopo recupera immediatamente riportando il punteggio in parità (3-3). Sul 40 pari del game successivo paga la tensione con un doppio fallo, ma riesce comunque a vincere in due punti il game.

Infine, Federer si mostra umano quando sul 4 pari si porta sul 40-15 e per la prima volta si incita al termine del punto vinto.

Vince 6-4, ultimo game punti veramente belli. Nell’intervista Federer si dimostra felice e questo deve darci l’idea di quanto stress ha trattenuto e non ci ha fatto vedere durante la partita.

Cos’è la competitività per Errani e Vinci

“Portare a termine qualcosa di difficile. Padroneggiare, manipolare o organizzare oggetti fisici, esseri umani o idee. Farlo il più rapidamente e autonomamente possibile. Andare oltre gli ostacoli e mantenere elevati standard. Eccellere per se stessi. Rivaleggiare e superare gli altri. Incrementare la consapevolezza attraverso l’osservazione delle proprie esperienze di successo frutto del proprio talento.” L’ha scritto H.A. Murray nel 1938. Questo è quanto ci hanno fatto vedere oggi Sara Errani e Roberta Vinci, incredibili vincitrici di Wimbledon.

Marion Bartoli lascia il tennis

A poche settimane dallo storico trionfo di Wimbledon, Marion Bartoli si ritira dal tennis. La 28enne francese lo ha annunciato tra le lacrime, ammettendo di non riuscire più a sopportare il dolore provocato dagli ultimi infortuni. «Il mio corpo sta iniziando a cadere a pezzi, sono riuscita a tenerli insieme passando attraverso il dolore durante Wimbledon», ha spiegato Bartoli al termine del match perso contro la rumena Halep. «Tutti si ricorderanno del mio titolo a Wimbledon. Nessuno di questa ultima mia partita», ha proseguito la francese – chiarendo come sia stata «una decisione difficile da prendere. Ho avuto la possibilità di trasformare il mio più grande sogno in realtà. E mi sono davvero spinta oltre i limiti estremi per farlo accadere. Ora, però – ha aggiunto – non riesco più a farlo».

Tennis: Perchè i campioni ritardano il servizio

Leggete questo interessante articolo sul perchè i campioni di tennis ritardano il servizio: http://www.nytimes.com/2011/07/01/sports/tennis/in-tennis-idea-of-shot-clock-has-some-momentum.html?_r=1&adxnnl=1&ref=tennis&adxnnlx=1309546919-efDPd2iZJ1JjNwv5H+D7Qg