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Una maratona in mezzo ai leoni

 La 15 ° edizione della  Safaricom Marathon ha avuto luogo presso Lewa, sabato 28 Giugno 2014. Organizzata da Tusk Trust e con Safaricom, questo evento di raccolta fondi ha ospitato 1.000 atleti provenienti da oltre 20 paesi diversi. La Safaricom Marathon è considerata come una delle maratone più difficili al mondo. Tuttavia, podisti di ogni livello ne prendono parte, da chi corre per divertimento, a escursionisti e appassionati, ai professionisti come Paul Tergat, keniano ex-primatista mondiale. L’impatto della manifestazione è stato enorme ed i benefici sono tangibili. Dalla sua nascita la manifestazione ha raccolto oltre $ 4,2 milioni. Tusk e Lewa hanno sempre condiviso un obiettivo comune per la conservazione della fauna selvatica come catalizzatore per alleviare la povertà, ridurre i conflitti e migliorare l’istruzione e i mezzi di sussistenza nelle aree rurali ricche di biodiversità.

100 giorni per camminare o correre 30 minuti

Con l’inizio della primavera, giornate più lunghe e più calde, molte persone hanno buoni propositi di iniziare a dimagrire e di fare un po’ di movimento. Dopo questo primo istante positivo molti si fermano perché sono frenati dai loro impegni che non gli permettono di andare in palestra a seguire un corso, dall’aspetto economico che non possono sostenere, dalla pigrizia mentale di non essere abituati a pensare a se stessi come persone fisicamente attive e da tante altre giustificazioni che ognuno si crea per continuare a fare niente. A queste persone voglio indicare l’iniziativa di correre o camminare almeno mezz’ora ogni giorno per cento giorni consecutivi.

Si tratta di prove podistiche che sono anche un viaggio interiore alla riscoperta del piacere della camminata/corsa ad oltranza e che mettono alla prova non tanto il fisico, quanto la capacità di organizzarsi: più che una questione di allenamento (“Ce la farò a camminare/correre almeno mezz’ora ogni giorno per cento giorni consecutivi?”), infatti, l’incognita è la vita ed in realtà la domanda cambia in “Ce la farò a trovare il tempo per camminare/correre almeno mezz’ora ogni giorno”  fra famiglia, scuola, lavoro, spesa, pranzo, cena ed altri impegni quotidiani.

Per partecipare e iscriversi vai su  www.epodismo.com/100 La partecipazione è gratuita.

Puoi iscriverti a:

  • La 100 giorni d’Italia – Per celebrare correndo l’anniversario della Liberazione ed i giorni di festa che seguirono. Dal 25 aprile al 2 agosto 2014.
  •  La 100 giorni di ferragosto – Una sfida podistica per arrivare di corsa al meritato riposo delle ferie estive e celebrare sportivamente la festività che cade il giorno successivo al termine della prova. Dal 7 maggio al 14 agosto 2014.

Sei pronto a raccogliere questa sfida con te stesso?

 

Vivicittà 2014, la corsa per tutti

Domenica si corre Vivicittà: la corsa per tutti. E’ la corsa più grande del mondo poiché si svolge contemporaneamente in 45 città italiane e 10 all’estero. Questa è la 31° edizione che si svolge su 12 km e che unisce insieme da sempre alcuni fra i valori fondamentali: il bisogno di sport, la tutela dell’ambiente, la solidarietà internazionale e la vivibilità dei centri storici. Sono temi presenti sino dalla prima edizione i questa manifestazione organizzata dalla UISP e che Franco Fava in un articolo del 1984 sull’Espresso già presentava in questo modo:

“Questa prima edizione del Vivicittà non è solamente una manifestazione sportiva, anche se i contenuti sportivi e tecnici non mancano di certo … oggi fare correre 30.000 persone non è più una novità. Distribuire però tanti appassionati della corsa in venti diverse sedi, dare il via alla medesima ora, utilizzare come scenario i centri storici tra i più belli d’Italia e fare in modo di compensare i tempi di percorrenza in base alle differenti difficoltà del tracciato rischia di lasciarci quasi increduli … Sicuramente nel grande giorno di Vivicittà, nessuno potrà affermare che gli italiani hanno definitivamente messo da parte le cattive abitudini di un popolo tifoso e non sportivo. Certamente però nessuno potrà negare che una nuova era è spuntata all’orizzonte e che una più sana, giusta e democratica mentalità sportiva è vicina ad affermarsi per il bene di tutti. Le città da venti saliranno un domani a quaranta e, forse anche grazie a Vivicittà, la corsa a piedi made in Italy potrà essere esportata”.

Ebbene queste previsioni si sono avverate e per sottolineare il valore dello sport come diritto di tutti, nessuno escluso, la corsa si svolgerà anche in numerosi istituti penitenziari e minorili  ma anche a Osaka e Yokohama, in Bosnia a Tuzla e Sarajevo. In altre date si correrà  in Libano a Balbeeck e Sidone per solidarietà con i profughi siriani e quelli palesinesi. La raccolta fondi di quest’anno (1 euro a partecipante) verrà finalizzata al progetto “Sport & Dignity” in collaborazione con UNRWA-Agenzia Onu per i rifugiati palestinesi, per realizzare in Libano 12 palestre per la ginnastica artistica, 12 spazi per la pallavolo e la formazione di istruttori per questi sport.

La corsa è un’attività democratica per la mente

La corsa è un’attività democratica per la mente. Si può correre lenti o veloci, per poco tempo o molto a lungo, si può farlo da soli o in compagnia, si può correre in mezzo alla natura o in pista, si può alternare la corsa con la camminata, si può iniziare a correre uscendo di casa o andare in palestra, si possono variare a piacere i percorsi  e i luoghi dove correre, ovunque ci troviamo possiamo andare a correre. Nessun’altra attività sportiva è così ricca di alternative per essere praticata. E’ democratica perchè ogni volta che corriamo siamo liberi di scegliere come fare. Proprio per queste ragioni la corsa stimolano la consapevolezza individuale, che è l’arte di sapere cosa si vuole fare e in che modo. Oggi voglio correre in piano sull’asfalto, domani in un parco e dopodomani in pista, ognuna di queste situazioni genera sensazioni diverse e tipi di corsa diversi. Bisogna imparare ad ascoltarsi, a sentire le sensazioni del corpo, il respiro, il cuore e i pensieri collegati a queste sensazioni. Correre significa soprattutto imparare a scegliere quale sia il modo più adeguato per noi e soprattutto vuol dire imparare a riconoscere quando è arrivato il momento di fermarsi e come alternare le giornate di corsa più intensa con quelle in cui si recupera. Non è facile e per questa ragione è utile seguire un programma di allenamento semplice e adatto a noi, ma nello stesso tempo non bisogna rinunciare a sviluppare la capacità di ascoltarsi, a capire soprattutto quali sono le sensazioni che non bisogna avere (ad esempio, qual è la frequenza cardiaca che non dobbiamo superare e quella da avere nella maggior parte delle volte). Correre è anche darsi una regola; quella principale consiste nell’avere come obiettivo il continuare a correre anche fra un anno e non smettere fra un mese perchè ci si è fatti male. Un esempio per capire quanto sia importante  seguire una regola. Se una persona sedentaria o chi da anni non fa sport inizia a fare 10 minuti di attività per 3 volte la settimana alternando 1 minuto di corsa a 1 di camminata e se aumentasse il suo impegno di 1 minuto la settimana (quindi dalla seconda farebbe 11 minuti x 3 volte e così via quelle seguenti). In un anno sarebbe in grado di correre per 1 ora 3 volte la settimana. Questa è una gradualità che chiunque non abbia specifici problemi di salute o di sovrappeso è in grado di mantenere.

100 miglia dell’Himalaya

“The Himalayan 100 Mile Stage Race è la corsa più spettacolare del mondo” poichè duraante la gara si possono vedere l’Everest, il Lhotse, il Makalu e il Kanchenjunga. Sono cinque i giorni di gara di  24 – 20 – 26 – 13 – 17 miglia dal 25 ottobre al 01 Novembre.

L’ultramaratona più dura

Dangerous: Despite the warning signs, these racers continue running through the extreme heat

L’ultramaratona più dura al mondo si svolge in California nel mese di luglio nel Parco Nazionale della Valle della Morte

La corsa dei tori a Pamplona

Nel primo giorno della tradizionale corsa dei tori a Pamplona sono state ferite quattro persone . La buona notizia è che nessuno è stato incornato! Migliaia di persone hanno partecipato correndo inseguiti da 8 tori. Guarda le foto

Perchè i keniani sono i migliori corridori sulle lunghe distanze?

Negli ultimi anni i 25 più veloci maratoneti sono stati keniani, sono in tanti a chiedersi come ciò sia possibile e ancora una volta il dibattito è come sempre tra genetica e ambiente.

Maratoneta e manager di un atleta keniano, Tom Payn attribuisce una grande importanza alla componente mentale della corsa e così risponde a : ”La principale cosa che ho imparato dai keniani riguarda il loro atteggiamento mentale, il loro modo di correre, sono rilassati e anche se hanno una prova negativa subito la dimenticano, pensando vincerò la prossima volta e batterò il record. Sono molto fiduciosi e mostrano un eterno ottimismo a riguardo della prossima gara”. Lo stesso concett viene riferito da Boniface Kiprop Kongin, l’atleta che allena e che afferma “per avere successo bisogna essere ottimisti e pazienti”.

Intervista e video sul Guardian

Esercizi di visualizzazione per velocisti

Allenatori e atleti mi chiedono spesso esempi di esercizi di visulazzazione da effettuare durante le sedute di allenamento. Di seguito un esempio di un esercizio da fare svolgere a un velocista.

Esercizio: 10 volte 200m in 35sec

Compito mentale : Parti solo quando sei pronto, oppure aspetta qualche secondo sino a quando non hai questa sensazione.

Esecuzione:

  • Correre ogni 200m con questo tempo,
  • Al termine di ogni ripetuta, cammina and respira profondamente e prima di raggiungere la linea di partenza visualizza i 200m, sulla linea di partenza parti solo quando sei pronto.

La corsa più dura al mondo

Marathon Des sables

E’ in corso la gara podistica più dura mai esistita: la Marathon des Sables. E’ una competizione che si svolge su più giorni percorrendo 150 miglia nel Sahara. I podisti sono in autosufficienza (gli organizzatori forniscono l’acqua) ed è una sfida strema per il fisico e la mente.