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La corsa è un’attività democratica per la mente

La corsa è un’attività democratica per la mente. Si può correre lenti o veloci, per poco tempo o molto a lungo, si può farlo da soli o in compagnia, si può correre in mezzo alla natura o in pista, si può alternare la corsa con la camminata, si può iniziare a correre uscendo di casa o andare in palestra, si possono variare a piacere i percorsi  e i luoghi dove correre, ovunque ci troviamo possiamo andare a correre. Nessun’altra attività sportiva è così ricca di alternative per essere praticata. E’ democratica perchè ogni volta che corriamo siamo liberi di scegliere come fare. Proprio per queste ragioni la corsa stimolano la consapevolezza individuale, che è l’arte di sapere cosa si vuole fare e in che modo. Oggi voglio correre in piano sull’asfalto, domani in un parco e dopodomani in pista, ognuna di queste situazioni genera sensazioni diverse e tipi di corsa diversi. Bisogna imparare ad ascoltarsi, a sentire le sensazioni del corpo, il respiro, il cuore e i pensieri collegati a queste sensazioni. Correre significa soprattutto imparare a scegliere quale sia il modo più adeguato per noi e soprattutto vuol dire imparare a riconoscere quando è arrivato il momento di fermarsi e come alternare le giornate di corsa più intensa con quelle in cui si recupera. Non è facile e per questa ragione è utile seguire un programma di allenamento semplice e adatto a noi, ma nello stesso tempo non bisogna rinunciare a sviluppare la capacità di ascoltarsi, a capire soprattutto quali sono le sensazioni che non bisogna avere (ad esempio, qual è la frequenza cardiaca che non dobbiamo superare e quella da avere nella maggior parte delle volte). Correre è anche darsi una regola; quella principale consiste nell’avere come obiettivo il continuare a correre anche fra un anno e non smettere fra un mese perchè ci si è fatti male. Un esempio per capire quanto sia importante  seguire una regola. Se una persona sedentaria o chi da anni non fa sport inizia a fare 10 minuti di attività per 3 volte la settimana alternando 1 minuto di corsa a 1 di camminata e se aumentasse il suo impegno di 1 minuto la settimana (quindi dalla seconda farebbe 11 minuti x 3 volte e così via quelle seguenti). In un anno sarebbe in grado di correre per 1 ora 3 volte la settimana. Questa è una gradualità che chiunque non abbia specifici problemi di salute o di sovrappeso è in grado di mantenere.

Benessere o …

Ogni giorno sui quotidiani vi sono informazioni importanti su quale sia lo stile di vita migliore da condurre per migliorare il nostro livello di benessere. Inoltre è sempre più evidente come questo stile di vita sia collegato in modo positivo alla cura dell’ambiente naturale.  Parliamo di atteggiamenti e comportamenti che anche in Italia sono già attuati da milioni di persone, ad esempio vi sono più di 5 milioni di vegetariani e il 25% della popolazione pratica qualche forma di attività fisica.  La questione è che sono gruppi troppo poco numerosi, mentre al contrario gli obesi sono in costante aumento e non diminuisce il numero di fumatori. In sostanza, sappiamo tutti cosa bisognerebbe fare per vivere meglio ma non lo facciamo. Lo Stato non si occupa di questi aspetti e l’unico suo intervento è di aumentare il prezzo dei tabacchi ed è intenzionato a farlo anche con le bibite che contengono troppi zuccheri. A mio avviso il movimento dello “sport per tutti” dovrebbe occuparsi di questo fenomeno in modo primario, poiché “più movimento per tutti” comporterebbe anche un incremento degli altri fattori positivi che determinano il benessere. E’ una questione che non riguarda solo le organizzazioni sportive ma deve coinvolgere anche quelle dei medici e degli psicologi. In Italia ci sono già state esperienze di questo genere ma non si tratta di continuare in questo modo bisogna diffondere ovunque questo modo di essere. Altrimenti, come sempre, chi può investire economicamente  sulla propria salute continuerà a frequentare circoli sportivi e SPA, mentre la maggioranza continuerà a essere preda delle pubblicità e dei propri stress che li porteranno a stare sempre peggio.