Età di accesso ai socialmedia

A chi è ancora convinto che l’uso del cellulare e dei social media da parte dei bambini e degli adolescenti sia un fatto assolutamente positivo può leggere queste informazioni.

La città di New York ha comunque fornito un esempio di cosa si possa fare a livello globale avviando un procedimento legale contro tre colossi dei social media: TikTok, Facebook e YouTube. Li accusa di aver esacerbato la crisi della salute mentale tra bambini e adolescenti, sfruttando la loro fragilità per generare dipendenza dalle loro piattaforme. Il sindaco Eric Adams ha presentato questa causa, che richiama un’azione legale simile avviata in California nel 2022. La denuncia si concentra sulle tattiche di marketing aggressive e sugli algoritmi, che secondo l’accusa “attirano, intrappolano e alimentano la dipendenza nei giovani”, esponendoli a contenuti dannosi.

La Florida ha invece deciso che le piattaforme sono tenute a chiudere gli account che si ritiene siano utilizzati da minori di 14 anni, mentre i ragazzi che hanno già 14 o 15 anni possono avere un profilo solo con il consenso dei genitori.

In Francia, Macron ha istituito una commissione su questi temi che è giunta alle seguenti proposte. Secondo la commissione l’uso di smartphone e tablet deve essere regolato in proporzione dell’età. In sintesi le regole sono le seguenti: divieto assoluto di schermo prima di aver compiuto 3 anni, divieto di cellulare prima degli 11 anni, divieto di internet prima dei 13 anni, divieto di accesso ai social prima dei 15 anni, fra i 15 e i 18 anni accesso solo ai social “etici”, con esclusione di Instagram, Tiktok, Snapchat e Telegram. Gli esperti hanno anche lanciato un appello alla lotta contro i cosiddetti “servizi predatori” che mettono a contatto gli utilizzatori con l’avvio di flussi automatici di video, nella stragrande maggioranza caratterizzati da scene di pornografia e di violenza. E’ una sorta di guida a uso particolare dei genitori, la cui responsabilità individuale è direttamente chiamata in causa.

In Italia l’età minima per iscriversi sui social network è 14 anni, mentre sono necessari 18 anni per concludere un contratto online per una determinata applicazione o per entrare in una community. In altre parole, non possono iscriversi a Facebook, Instagram, TikTok e tutti gli altri social network i minori di 14 anni. Però esiste una postilla che permetterebbe a questi di entrare a far parte delle piattaforme social, sotto forma di utenti. I minori di 14 anni, infatti, possono avere l’accesso se ottengono il consenso dei genitori. Il problema è che i pericoli del web sono tanti e i più giovani, molto spesso, ne sono ignari. Spinti dal gruppo e dalla community decidono di navigare e iscriversi sui social per sentirsi parte di qualcosa per emulazione nei confronti dei più grandi.

Questi sono esempi di come molte istituzioni si stanno muovendo per arginare i problemi generati dall’uso dello smartphone fra i giovani e di quanto stia diventando sempre più evidente la percezione di gravità di questo fenomeno nel mondo occidentale.

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