e poi lottare, sempre
(Jacques Brel)
inside excellent life
Scrivo spesso della difficoltà di gestire lo stress. Questo è un problema non solo per gli atleti ma lo sta diventando sempre più anche per gli allenatori. Guardiola si è dimesso perchè sentiva il bisogno di prendersi un periodo di riposo. L’allenatore del Sydney con l’arrivo di Del Piero ha vissuto un periodo di stress intenso e anche lui si è dimesso. Ora è stato il turno di Alekno, ct della nazionale russa di volley oro a Londra: anche lui si dimesso per troppo stress. Mi auguro che queste storie insegnino agli allenatori a formarsi maggiormente dal punto di vista psicologico.
Auguri di Buon Anno
a Giovanni Soldini
a caccia del record nei due oceani
“Il fallimento è dovuto solo alle mie paure, all’incapacità di sopportare di essere da solo. In questa immensità infinità”. (Reinhold Messner, Solitudine bianca). Ovviamente vale per tutti noi e non solo per gli alpinisti.
Ross Tucker e Jonathan Dugas, esperti in Scienza dello Sport, che vivono rispettivamente a Cape Town e Chicago analizzano in profondità gli eventi salienti dell’atletica leggera, ciclismo, tennis, Olimpiadi e il fenomeno doping. Li possiamo leggere nel loro blog The Science of Sport. Sono convinti che la scienza senza l’applicazione non è nulla e pertanto il loro scopo è di fornire analisi delle prestazioni sportive in cui si evidenzi in che modo le conoscenze scientifiche supportano e permettono di spiegare i risultati degli atleti. Naturalmente si parla anche di doping e quindi di come la scienza può essere utiizzata per alterare le prestazioni. E’ un sito che fornisce molte informazioni in maniera documentata, con lo scopo di avvicinare gli appassionati dello sport ai temi della scienza.
Vi lascio con un questionario di fine anno che hanno elaborato per evidenziare fatti salienti del 2012 per mezzo di domande relative agli sport e agli eventi di cui The Sport Science si è occupato: (http://www.sportsscientists.com/)
Il nuovo anno si presenta con molti temi importanti per il mondo dello sport. D’altra parte le elezioni del nuovo presidente del Coni e di quelli delle federazioni e degli enti di promozione sportiva dovrebbero permettere una discussione sulle idee e un’agenda di programmi da realizzare nel prossimo quadriennio. Ecco alcuni temi che mi piacerebbe vedere rappresentati e realizzati.
Primo fra tutti per me viene: in che modo lo sport contribuirà con programmi specifici a migliorare il benessere dei cittadini?
Secondo, è necessario promuovere l’attività fisica nell’infanzia, cosa si vuole fare?
Terzo, le organizzazioni dello sport italiano dovrebbero realizzare strategie e progetti per il bene comune.
Quarto, lo sport olimpico ha bisogno di nuovi talenti, quale sarà il programma nazionale per identificarli e svilupparli.
Quinto, come s’intende costruire, migliorare e promuovere la professionalità degli insegnanti dello sport, dagli istruttori di base agli allenatori di livello internazionale
“Con le braccia aperte e il suo bel sorriso così espsansivo, Mo Farah è stato il primo a superare il traguardo nella finale maschile dei 5.000 metri alle olimpiadi di Londra. Il mezzofondista britannico non ha vinto tante medaglie quante Phelps e non ha dominato come Bolt ma la sua corsa euforica rappresenta uno dei momenti più indelebili dei Giochi di Londra e rappresenta una firma dei momenti del 2012.
Secondo The Associated Press, lo scandalo della Penn State, l’esclusione di Lance Armstrong, il killeraggio nella NFL, le concussioni del football sono fra le Top 10 sports stories of 2012.”