Archivio mensile per settembre, 2010

Stress estremo

Noi non ci penseremmo mai guardando come gli uomini si comportano, ma l’essere umano ama cooperare. L’impulso a collaborare è maggiore durante le crisi. E’ questa l’evidenza che ci viene fornita dai 33 minatori cileni intrappolati sottoterra in una miniera a 700 metri dal 5 agosto.
Che cosa ci dice questa crisi del comportamento umano?
Ogni stressor conosciuto dall’uomo sta agendo su queste persone (John Fairbank, Duke University): stanno cercando di normalizzare la loro situazione, attraverso routine, struttura e uno scopo.
Normalizzare una situazione anormale è una strategia assolutamente adattativa. La chiave è creare un ordine civile in una circostanza in cui non c’è (Tom Kolditz, West Point). Questo è solo il secondo più potente driver.
Il primo: la rilevanza della morte (mortality salience) quando hai paura per tua vita ci si unisce.
Alcune regole che si sono dati: nessuno mangia sino a quando tutti non sono stati serviti, creata una cappella, pulizia dalle macerie che cadono, lavarsi i denti, farsi la barba…
I giovani più fisicamente resistenti nei mesi potrebbero assumere ruoli di guida che ora sono tenuti da quelli più anziani.
L’assunzione di ruoli è innata nell’uomo.
Aspetto critico è la gestione delle loro aspettative.
Meglio insolenti che battuti.
Da Time, Jeffrey Kluger, Sept 20 2010

Le due facce dell’arbitro

Gli arbitri sono persone con un’elevata stima di se stessi, un forte bisogno di assumersi responsabilità e di controllare le situazioni. Questa condizione è la spinta di base che li ha portati a raggiungere il massimo livello di successo arbitrando nei massimi campionati di calcio. Sbagliano perchè quando avvertono troppa pressione corrono il rischio di irrigidirsi mentalmente e di volere imporre a ogni costo la loro decisione anche se sbagliata. Il grande arbitro è colui che riesce a mediare con se stesso e pur mantenendo il controllo della partita gestisce in modo migliore il suo stress senza diventare mentalmente rigido. Questo compito non è niente affatto semplice e certamente se gli arbitri si allenassero mentalmente in maniera sistematica ridurrebbero in maniera rilevante questo tipo di errori. Non si migliora solo con la preparazione fisica e tecnica, bisogna avere il coraggio di dirsi: cosa devo fare per migliorare mentalmente? E poi farlo.

Un campione di vegetale?

“Una vincitrice di medaglia di bronzo alle olimpiadi del 1968 aveva un allenatore che era veramente impressionato dalla sua abilità di eccellere nel nuoto che era l’unica cosa importante della sua vita. L’aveva convinta che tutte quelle persone là fuori (fuori dal regime della piscina) erano dei vegetali perchè non stavano facendo niente. In seguito lei disse: quando smisi di nuotare divenni una di loro – … Se qualcuno cerca di farti credere che sei importante solo perchè sei il primo o il secondo al mondo, cosa ti lascia quando non sarai più in classifica? Un vegetale?” Queste frasi risalgono al 1980 e sono tratte dal libro “In pursuit of excellence” di Terry Orlick. Oggi sono più che mai attuali. Dopo 30 anni cosa viene fatto perchè ciò non accada? Nulla.

Il disagio dei calciatori è profondo

Lo scandalo del sesso dei calciatori è solo una delle forme di disagio di sui sembra affetta questa categoria professionale. Si aggiunge alla depressione che ha colpito nomi famosi in attività, al mettersi in condizione di farsi truffare ingenti somme per incapacità nella scelta delle persone di fiducia a cui affidare i propri soldi, al drammatico problema della fine carriera e del conseguente passaggio a una vita totalmente diversa a cui non si è stati preparati. L’isolamento sociale nel quale vivono i calciatori li predispone a essere preda di un disagio psicologico che nessuno ha ancora voluto comprendere. E’ la gabbia dorata in cui vivono che genera i problemi, per cui è meglio comprarsi il sesso, perchè l’amore non sai mai se è certo o se nasce dall’interesse. E poi quando si è ricchi si vive in modo sfrontato se non si è sviluppata una cultura personale basata sui sentimenti e non solo sulla ricerca del piacere immediato.