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Notizie sulla squadra olimpica americana

Durante i prossimi giochi olimpici le donne americane avranno raggiunto un altro storico traguardo: per la prima volta nella squadra olimpica americana saranno più numerose degli uomini . Il comitato olimpico ha definito i partecipanti: sono 269 donne e 261 uomini. Michael Phelps, che ha già vinto 14 medaglie alle Olimpiadi, è uno dei 228 atleti che ritornano ai giochi. Fra questi, 124 hanno già vinto almeno una medaglia e 76 di loro sono campioni Olimpici. Questa volta l’atleta americano più anziano, Karen O’Connor, avrà 54 anni e gareggerà nell’equitazione,  mentre la più giovane è la nuotatrice quindicenne Katie Ledecky. Sono 53 i papà e 11 le mamme. Le Olimpiadi iniziano il 27 luglio e la squadra americana avrà atleti che gareggeranno in 246 gare. (Da:  http://sportsillustrated.cnn.com)

USA 1 obeso 3

La più recente indagine sullo stato di salute degli americani, apparsa sul Journal of the American Medical Association, ha rilevato che 1 su 3 è obeso o sovrappeso e e la proporzione fra i giovani è di 1 su 6. Non è aumentata negli ultimi 12 anni ma resta un problema piuttosto grave. In particolare il 35,7% della popolazione è obesa e lo è il 16,9% dei giovani sino a 19 anni. Neri e bianchi se maschi hanno circa la stessa percentuale, 38.8% i primi e 36,2 i secondi. Netta è invece la differenza a favore delle donne bianche (32.2%) rispetto alle donne nere (58.5%). Inutile ripetere quanto questa condizione sia dannosa per il benessere delle persone e come l’unica politica sia quella di aumentare l’attività fisica e ridurre drasticamente cibi e bevande ipercaloriche. Cerchiamo di non imitarli, perchè siamo da tempo su questa strada.

Pratica sportiva e abbandono

Negli Stati Uniti si calcola che il 70% dei giovani abbandoni lo sport fra 13-15 anni. Le ragioni sono molte e così suddivise: infortunio, noia, allenamento eccessivo, limitato sviluppo delle abilità, stress e ansia, specializzazione precoce, allenatori troppo critici, genitori che vogliono realizzarsi attraverso i figli, mancanza d’interazione sociale fra gli atleti. Sono dati negativi, ma almeno negli USA si hanno dati certi mentre da noi queste stesse considerazioni possono solo essere supposte, poichè nessuno si occupa della questione dell’abbandono o di come incrementare la partecipazione allo sport. Noi ci limitiamo a dire che lo Stato non fa nulla e che i giovani di oggi sono pigri. In ogni caso è necessario che gli allenamenti siano basati sul divertimento, l’impegno, la collaborazione, la diversificazione delle esercitazioni e l’atteggiamento entusiasta e dinamico dell’allenatore.