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Gli psicologi dello sport parlano del loro lavoro

Nuove tendenze della Psicologia dello sport, numero speciale di Movimento, 3, 2018

17 psicologi dello sport parlano del loro lavoro nello sport rispondendo a quattro domande:

  • Cosa ti ha motivato a intraprendere la professione di psicologo/a dello sport?
  • Cosa ti piace di questo lavoro e qual è il tuo sogno professionale in PS?
  • Quali sono gli ambiti della PS che ti piace di più trattare?
  • Descrivi la tua occupazione attuale in PS.

Gli esperti che hanno risposto sono i seguenti:

Giovanna Barazzutti, Emiliano Bernardi, Sara Biondi, Gladys Bounous, Edoardo Ciofi, Cristiana Conti, Sarah Corazzi, Sergio Costa, Sara Landi, Sammy Marcantognini, Stefania Ortensi, Barbara Rossi, Daniela Sepio, Flavia Sferragatta, Matteo Simone, Cecilia Somigli e Graziella Zitelli.

 

Psicologo dello sport: nuove tendenze e sviluppi professionali

Alberto Cei (2018). Psicologo dello sport: nuove tendenze e sviluppi professionali, Movimento, 3, 57-66.

La psicologia dello sport è un contesto scientifico e professionale in continua espansione, come lo sono d’altra parte gli altri ambiti della psicologia e negli ultimi 10 anni si sono presentate diverse situazioni che hanno cambiato di molto questo tipo di lavoro. In questo contributo vengono descritte sette aree di sviluppo che sono state protagoniste di questi cambiamenti; riguardano: psicologia dello sport e psicologia della prestazione; lo psicologo nell’attività giovanile, psicologia dello sport, prestazione e gestione dello stress, psicologia dello sport e salute mentale degli atleti, psicologia dello sport e disabilità, psicologia dello sport e stile di vita fisicamente attivo e psicologia dello sport 4.0. Scopo di questo articolo è di approfondire le conoscenze in ambiti significativi della consulenza in psicologia dello sport, fornire spunti per la riflessione in relazione a dove si sta indirizzando e come si sta orientando questo ambito di lavoro e stimolare i professionisti a sviluppare programmi d’intervento sempre più adeguati alle nuove richieste del mondo dello sport.

 

Le ragioni per cui i master in PS non servono a favorire il lavoro degli psicologi

In Italia la questione della formazione in psicologia dello sport degli psicologi continua a essere un problema non risolto. Tralasciando quelli il cui solo scopo è di fare lavorare i formatori che v’insegnano, anche quelli meglio strutturati hanno notevoli limiti.

Vediamo quali sono a mio avviso:

  1. La quasi totalità propone una formazione centrata a insegnare competenze che dovranno servire per lavorare nell’ambito della prestazione di livello assoluto ed essenzialmente con gli atleti, ignorando la consulenza con gli allenatori o l’organizzazione sportiva. In tal modo molti aspetti del mondo sportivo di alto livello non vengono considerati e i giovani laureati avranno, di conseguenza, difficoltà a interagire con una parte fondamentale (gli allenatori, i dirigenti) dell’ambiente degli atleti.
  2. Due ambiti importanti di lavoro vengono tralasciati nella formazione in psicologia dello sport. Il primo riguarda i programmi di avviamento allo sport (6-12 anni) e l’età dell’adolescenza. Questo ambito, è tra l’altro uno di quelli più facilmente aperti agli psicologi ma in cui è necessario avere delle competenze specifiche mentre quelle riguardanti l’alto livello non sono spendibili se pensiamo all’infanzia e vanno comunque adeguate anche nelle diverse età dell’adolescenza. In queste fasce di età, inoltre, il rapporto con i genitori rappresenta un altro fattore con cui si deve interagire in modo costruttivo. Il secondo ambito importante riguarda, lo sport come diritto di cittadinanza e come fattore di benessere. Anche in questo settore gli psicologi non acquisiscono competenze, se non una generica convinzione che lo sport è un fattore essenziale per la vita di ognuno e della comunità.
  3. Un campo in cui gli psicologi non hanno competenze specifiche riguarda la metodologia dell’allenamento e l’insegnamento sportivo. Com’è possibile interagire con gli allenatori (molti dei quali oggi sono laureati in scienze motorie che hanno sostenuto diversi esami di psicologia) se non si conosce il loro mondo e se non si ha consapevolezza di come s’imparano i gesti sportivi, di cosa sia l’apprendimento motorio o di quale sia l’interazione fra preparazione fisica e psicologia?
  4. Un ulteriore aspetto limitativo dei master odierni è la mancanza di un tirocinio supervisionato per un tempo adeguato (almeno di quattro mesi) presso un’organizzazione sportiva. Ciò che è comune in qualsiasi altro tipo di master, è invece pressoché assente nei master in psicologia dello sport.
  5. Un ultimo aspetto limitante le proposte formative attuali, riguarda l’assenza di come lo psicologo dovrebbe proporsi nell’ambito territoriale e professionale in cui intende svolgere la sua attività. Il tema è quello del marketing di se stessi, essenziale, poiché bisogna sapere come proporsi, come costruire il proprio network professionale, come scrivere un progetto e negoziare un budget, come interagire con i dirigenti di un società sportiva che probabilmente hanno un’idea generica di quali servizi lo psicologo dello sport potrebbe offrire.
A mio avviso, la mancanza di questi ambiti formativi riduce notevolmente le opportunità di promozione e diffusione di questo ambito lavorativo, lasciando lo psicologo in una condizione di minorità rispetto alle altre professionalità che da tempo operano in modo consolidato nello sport.

 

 

European Master in Sport & Exercise Psychology

Il European Master in Sport and Exercise Psychology  organizzato dalla University of Thessaly in Grecia è un corso post-laurea con uno staff di docenti di alto livello e provenienti da tutto il mondo. Il programma pone l’enfasi su insegnamenti di qualità elevata e sull’esperienza pratica nell’ambito in rapida crescita della psicologia dello sport e dell’esercizio.

14° Congresso Mondiale di Psicologia dello Sport: abstract e voto

A luglio del 2017 si terrà a Siviglia il 14° Congresso Mondiale di Psicologia dello Sport. Il tema del Congresso è: “The integration of science and practice through multicultural bridges, gender and social equality. La deadline per l’invio degli abstract è il 16 gennaio 2017.

Durante il Congresso si voterà anche per l’elezione del nuovo Comitato Direttivo dell’International Society of Sport Psychology (ISSP). Avrà diritto al voto solo chi avrà pagato l’iscrizione all’ISSP negli ultimi due anni.

Negli anni passati,  per poter votare era sufficiente pagare i due anni insieme direttamente all’iscrizione al Congresso, ora  questa regola è stata cambiata. Per votare (anche per posta) è ora necessario pagare la quota associativa del 2016 entro la fine di quest’anno e quella del 2017 nel prossimo anno. Indipendentemente dalle preferenze, che non sono state ancora ufficializzate, è necessario impegnarsi per fare conoscere questa nuova regola affinché il maggior numero di italiani siano nelle condizioni di poter votare. Vi chiedo quindi di sollecitare soci e amici a iscriversi fin da ora alla ISSP o di regolarizzare le proprie quote. Tutti coloro che non lo faranno entro il 2016, saranno infatti esclusi dalla possibilità di voto nel 2017.

 

 

Master universitario di Psicologia dello Sport

L’Università Telematica San Raffaele, Roma, ha deciso di attivare un Master Universitario di II Livello in Psicologia dello Sport di cui sarò il direttore scientifico (www.unisanraffaele.gov.it.) Si tratta di un’esperienza unica in Italia, poiché la sfida che ci attende è di coniugare insegnamenti web con workshop in aula e un tirocinio supervisionato presso organizzazioni sportive.

Ho dedicato la mia vita professionale all’affermazione e sviluppo in Italia di questa disciplina della psicologia e sono onorato che l’Università Telematica San Raffaele abbia accettato di intraprendere questa nuova sfida in un ambito innovativo, che richiede professionalità specifica e competente.

Il Master è aperto  solo a chi possiede la laurea magistrale in Psicologia conseguito in Italia, ovvero di laurea in Psicologia conseguita secondo il previgente ordinamento universitario ovvero essere in possesso di un titolo equipollente.

Il Master prevede 1.500 ore di lavoro a carico dello studente, articolate in  lezioni online, 2 workshop in sede, un tirocinio supervisionato presso enti e organizzazioni sportive e la preparazione di un Project work finale.

Il tirocinio, della durata di quattro mesi, si svolgerà in strutture quali Scuole Calcio della FIGC, Società Sportive e altre organizzazioni sportive presenti nella tua area geografica di residenza

Il lavoro effettuato nel tirocinio sarà presentato nel Project work discusso al termine del Master.

I docenti sono professori universitari, psicologi professionisti che lavorano in ambito sportivo e docenti della Scuola dello Sport del Coni. Le aree che verranno trattate riguardano:

  •  Gruppi e dinamiche di gruppo nello sport,
  • Processi cognitivi e tecniche psicologiche per l’incremento delle prestazioni sportive
  • Lo sport nelle diverse fasi del ciclo della vita
  • Il marketing di se stesso,
  • Strumenti e tecniche di valutazione psicologica nello sport
  • Sport, salute e benessere
  • Psicologia delle organizzazioni sportive
  • L’organizzazione del settore giovanile
  • Fondamenti di metodologia dell’allenamento
Maggiori informazioni su www.unisanraffaele.gov.it.

50 anni fa nasceva a Roma la Psicologia dello Sport

Roma, 20 aprile 1965, Aula Magna del Comitato Olimpico Italiano. Sono questi il luogo e il momento in cui, grazie all’iniziativa di un piccolo gruppo di studiosi guidati da Ferruccio Antonelli, è nata la Società Internazionale di Psicologia dello Sport (International Society of Sport Psychology – ISSP). Tutto ciò è successo durante il 1° Congresso Internazionale ISSP di Psicologia dello Sport, un evento capace di segnare l’inizio dell’era moderna nel campo della Psicologia dello Sport.

Da quel momento sono state, infatti, poste le basi per lo sviluppo di reti professionali e scientifiche. Da allora, la psicologia dello sport si è diffusa a livello internazionale e le conoscenze in questo campo si sono enormemente sviluppate.  Sono state fondate le diverse Società continentali a partire dalla North American Society of Sport Physical Activity (NASSPA) e dalla Federazione europea di Psicologia dello Sport (FEPSAC). Parallelamernte, sono nate società nazionali, soprattutto nei paesi europei.

Esattamente 50 anni dopo, la ricorrenza sarà celebrata nello stesso luogo, a Roma nella medesima Aula del Comitato Olimpico Italiano, in una occasione unica di incontro tra i vertici del mondo dello Sport e i rappresentanti della Psicologia. Per due giorni (il 19-20 Aprile 2015), durante il Seminario per il 50° Anniversario di questo evento, cercheremo di ricordare il passato e tutti coloro che hanno lavorato per lo sviluppo della Società.

Celebrare la storia ISSP è però l’occasione per guardare al futuro e alle opportunità che riserva alla Psicologia dello Sport. Per questo, il motto della manifestazione è “Un Ponte tra il Passato e il Futuro”. Il programma del 50° Anniversario del Seminario ISSP comprenderà lezioni magistrali, workshop, simposi invitati e sessioni poster aperte a tutti i partecipanti. Una Tavola Rotonda dei precedenti Presidenti ISSP sarà l’occasione per riflettere sul percorso storico, mentre a rappresentare simbolicamente il futuro saranno le lectures presentate dai vincitori del ISSP Developing Scholar Award 2013. La scadenza per le registrazioni e per l’invio degli abstact è il 15 Febbraio.

Tutte le informazioni sono disponibili all’indirizzo web http://www.events-communication.net/b57/index.php?lang=it

Commenti al primo free webinar

Due giorni fa insieme a Emiliano Bernardi abbiamo organizzato il nostro primo webinar dedicato a gli aspetti mentali dell’allenamento. E’ stata un’esperienza diversa dal tenere una conferenza di un’ora a un pubblico fisicamente presente in sala. Intanto vi è un vero e proprio conto alla rovescia di 10 minuti scandito attraverso diapositive che dicono cosa fare e quanto tempo manca all’inizio … e poi si comincia. E’ necessario essere in due a gestire il webinar poiché il relatore non può mantenere il contatto con i partecipanti, cosa invece necessaria e che in questo caso è stato realizzato da Emiliano. E’ un modo nuovo e efficace per parlare di un tema, che fa risparmiare tempo e soldi e permette a persone di diverse aree geografiche di partecipare all’evento pur restando comodamente a casa loro. Il webinar costringe anche il relatore a mantenere un ritmo serrato nell’esposizione ed elimina le pause e i tempi morti, quindi si possono trasmettere più informazioni di quelle che normalmente si erogano quando l’intervento si svolge in sala. Nel caso della psicologia dello sport potrebbe servire a creare anche una comunità di persone interessate a questa area conoscitiva e professionale. I commenti ricevuti sono stati positivi e a questo webinar ne seguiranno altri sui temi che pongono più problemi agli atleti, allenatori e ai professionisti dello sport.

Master universitario di Psicologia dello Sport

E’ uscito il bando del

Master di II livello in “Psicologia dello Sport”

organizzato dall’Università Telematica San Raffaele, Roma

con il patrocinio di AISP – Associazione Italiana Psicologia dello Sport

A.A. 2014/2015, 1° edizione

di durata pari a 1.500 ore (lezioni online, 2 workshop e stage professionale) 

termine ultimo per le iscrizioni è il 1 Novembre 2014

informazioni e iscrizioni:

http://www.unisanraffaele.gov.it/universita/master-di-ii-livello-in-ldquo-psicologia-dello-sport-rdquo.html

Master universitario in Psicologia dello Sport

E’ con immenso piacere che presento la nuova iniziativa dell’Università Telematica San Raffaele, Roma, che ha deciso di attivare un Master Universitario di II Livello in Psicologia dello Sport di cui sarò il direttore scientifico. Si tratta di un’esperienza unica in Italia, poiché la sfida che ci attende è di coniugare insegnamenti web con workshop in aula e un tirocinio supervisionato presso organizzazioni sportive. Siamo apprestando il meglio che possa essere fornito nel panorama italiano delle scienze dello sport e certamente lo stage rappresenterà un’opportunità per gli psicologi di conoscere e apprendere dal mondo dello sport. Come sapete ho dedicato la mia vita all’affermazione e sviluppo in Italia di questa disciplina della psicologia e sono onorato che l’Università Telematica San Raffaele abbia accettato di intraprendere questa nuova sfida in un ambito innovativo e che richiede professionalità specifica e competente.

Il Master è aperto a laureati in psicologia. Per l’ammissione è necessario possedere il titolo di laurea magistrale in Psicologia conseguito in Italia, ovvero di laurea in Psicologia conseguita secondo il previgente ordinamento universitario ovvero essere in possesso di un titolo equipollente.
Il Master prevede 1.500 ore di lavoro a carico dello studente (60 CFU), articolate in  lezioni online, workshop in sede, un tirocinio supervisionato presso enti e organizzazioni sportive e la preparazione di un Project work finale.
Il tirocinio, della durata di quattro mesi, si svolgerà in strutture quali Scuole Calcio della FIGC, Società Sportive e altre organizzazioni sportive presenti sul territorio nazionale.
Il lavoro effettuato nel tirocinio sarà presentato nel Project work discusso al termine del Master.
Per poter partecipare al Master, il cui avvio è previsto per Dicembre 2014, è necessario fare pervenire domanda di pre-iscrizione entro e non oltre il 1° ottobre p.v.
La quota di iscrizione è pari a € 2500,00.
Al termine del corso di studio verrà conseguito il diploma di Master di II livello in “Psicologia dello Sport”, rilasciato dal Rettore dell’Università Telematica San Raffaele di Roma.

Per informazioni: masterpsicologiadellosport@unisanraffaele.gov.it