Archivio mensile per novembre, 2023

Pagina 3 di 3

Non sono nato con il talento giusto per diventare un campione

Quando si parla di campioni dello sport e si attribuisce il loro successo al talento innato, si crea un’illusione rassicurante. Questo ci consente di giustificare il divario tra loro e noi stessi, attribuendo il loro successo a qualcosa che va oltre le nostre capacità di apprendimento. In sostanza, ci diciamo che loro sono stati fortunati a nascere con un talento speciale che ci manca.

Questa mentalità può avere effetti duplici. Da un lato, può alleviare la pressione, poiché attribuiamo il successo di questi campioni a qualcosa che è al di là del nostro controllo. Dall’altro lato, però, può scoraggiare l’impegno e la pratica, poiché siamo convinti che il talento sia il fattore determinante, e se non ce l’abbiamo naturalmente, allora è inutile cercare.

Penso che la nostra cultura tenda a celebrare il talento piuttosto che attribuire all’apprendimento, perché è subito evidente e spesso sembra innato o acquisito senza sforzo. È come assistere a qualcuno che tira fuori un coniglio da un cappello: è più probabile che restare stupit dal trucco che dalle ore di pratica necessarie per padroneggiare questa attività.

D’altra parte, le abilità che possono essere apprese e sviluppate nel tempo potrebbero non avere quel fattore “Wow” istantaneo. Viviamo in una società che valorizza risultati rapidi e gratificazione istantanea, quindi il processo graduale di acquisizione di competenze può passare in secondo piano.

È anche possibile che celebrare il talento si inserisca nella narrazione della predisposizione naturale e rafforzi l’idea che alcuni individui siano destinati alla grandezza. Questo può creare un mindset secondo il quale o ce l’hai o non ce l’hai, il che potrebbe scoraggiare le persone dallo sforzo di imparare e migliorare.

Tuttavia, la verità è che, con dedizione e pratica, chiunque può diventare competente o eccellere in varie abilità. È fondamentale riconoscere e apprezzare il duro lavoro dietro le quinte, non solo il risultato finale. Dopotutto, c’è un tipo unico di talento nella tenacia e nella perseveranza necessarie per diventare bravi in qualcosa.

I fattori chiave per mantenere e migliorare la salute cardiovascolare

Gli “Life’s Essential 8″ sono le 8 misure fondamentali per migliorare e mantenere la salute cardiovascolare, come definite dalla American Heart Association. Una migliore salute cardiovascolare contribuisce a ridurre il rischio di malattie cardiache, ictus e altri gravi problemi di salute.

  1. Mangiare Meglio: Cerca di seguire un modello alimentare complessivamente salutare che includa cibi integrali, molta frutta e verdura, proteine magre, noci, semi e cucinare con oli non tropicali come l’oliva e il canola.
  2. Essere più Attivi: Gli adulti dovrebbero svolgere 2 ore e mezza di attività fisica moderata o 75 minuti di attività fisica vigorosa a settimana. I bambini dovrebbero fare 60 minuti al giorno, compresi il gioco e le attività strutturate.
  3. Smettere di Fumare: L’uso di prodotti per la consegna di nicotina inalata, che include sigarette tradizionali, sigarette elettroniche e il vaping, è la principale causa di morte prevenibile negli Stati Uniti, compresi circa un terzo di tutte le morti per malattie cardiache. Circa un terzo dei bambini americani tra i 3 e gli 11 anni è esposto al fumo passivo o al vaping.
  4. Dormire Bene: La maggior parte degli adulti ha bisogno di 7-9 ore di sonno ogni notte. I bambini ne hanno bisogno di più: 10-16 ore per i bambini di età inferiore ai 5 anni, compresi i pisolini; 9-12 ore per i bambini di età compresa tra 6 e 12 anni; e 8-10 ore per i giovani di età compresa tra 13 e 18 anni. Un sonno adeguato favorisce la guarigione, migliora la funzione cerebrale e riduce il rischio di malattie croniche.
  5. Gestire il Peso: Raggiungere e mantenere un peso sano ha molti benefici. L’indice di massa corporea (BMI), un valore numerico del tuo peso in relazione all’altezza, è un indicatore utile. Il BMI ottimale è 25. Puoi calcolarlo online o consultare un professionista della salute.
  6. Controllare il Colesterolo: Livelli elevati di colesterolo non-HDL, o “cattivo”, possono portare a malattie cardiache. Il tuo professionista della salute può considerare il colesterolo non-HDL come il valore preferito da monitorare, anziché il colesterolo totale, poiché può essere misurato senza digiuno preventivo ed è calcolato in modo affidabile in tutte le persone.
  7. Gestire la Glicemia: La maggior parte degli alimenti che mangiamo si trasforma in glucosio (o zucchero nel sangue) che il nostro corpo utilizza come energia. Nel tempo, livelli elevati di zucchero nel sangue possono danneggiare il cuore, i reni, gli occhi e i nervi. Come parte delle analisi, il monitoraggio dell’emoglobina A1c può riflettere meglio il controllo a lungo termine nelle persone con diabete o prediabete.
  8. Controllare la Pressione Sanguigna: Mantenere la pressione sanguigna entro limiti accettabili può mantenerti in salute più a lungo. I livelli inferiori a 120/80 mm Hg sono ottimali. L’ipertensione viene definita come una pressione sistolica di 130-139 mm Hg (il numero superiore in una lettura) o una pressione diastolica di 80-89 mm Hg (il numero inferiore).

La peak performance nella vita

8 mesi alle Olimpiadi di Parigi: il punto sul training psicologico

A 8 mesi dalle olimpiadi di Parigi per gli atleti e le atlete la questione essenziale è gestire lo stress di questa attesa e delle gare che seguiranno. Molti devono ancora qualificarsi e, quindi, la tensione sarà tanta nelle fasi di preparazione e poi di gara. Lo stesso per chi è già qualificato, in ogni caso le gare dei prossimi mesi saranno test importanti sulla via per Parigi.

Il ruolo primario della componente mentale delle prestazioni di questo livello è ormai ampiamente riconosciuto e a pari dignità rispetto alla componente fisica e tecnico-tattica.

Nei prossimi mesi,  la gestione delle fasi di recupero e di quelle di forte attivazione rappresenterà un fattore cruciale. In altre parole si dovrà ottimizzare l’alternanza fra momenti di consumo – spesa – di energia ad alta intensità con le fasi di recupero – ripristino – dell’energia fisica e mentale. Gli atleti e le squadre dovranno perfezionare l’uso di queste due fasi.

Direi che attenzione, gestione degli stress e coesione di squadra (quest’ultima anche per i team degli sport individuali) saranno i temi essenziali da coniugare insieme per fornire le prestazioni attese. Per la esperienza personale con atleti di livello assoluto sono convinto che siano proprio questi tre i temi essenziali su cui lavorare.

  • Attenzione significa sapersi focalizzare sul fare le cose giuste nel momento opportuno.
  • Gestione dello stress che sarà altissimo nelle prestazioni decisive, bisognerà servirsi delle emozioni di quei momenti per incoraggiarsi e restare concentrati.
  • Coesione di gruppo indica che non si affrontano queste sfide da soli, il team è lì per sostenere in modo incondizionato chi gareggia.

Ottenere queste condizioni non sarà facile ma lo scopo dell’allenamento è proprio questo di costruire e ottimizzare queste condizioni. r

 

Domande e risposte per giocare a tennis

Ecco alcune domande che spesso si fanno tennisti e tenniste:

  • Cosa devo fare quando prima d’iniziare un punto per un attimo mi dimentico quello che devo fare?
  • Cosa faccio per toglierli il panico che talvolta mi assale?
  • Cosa fare per non pensare al risultato e stare concentrato solo sul gioco?
  • Quali sono le abilità dei campioni di tennis?
  • Come faccio a sapere che prima d’iniziare sono pronto?
  • Non ho sempre lo stesso ritmo di gioco, rallento o sono troppo impulsivo, che devo fare per essere più costante?
  • Dopo un errore divento troppo nervoso, come posso controllarmi meglio?

Queste domande mettono in evidenza come le difficoltà dei tennisti e tenniste sono specifiche e richiedono che lo psicologo dello sport abbia una conoscenza specifica di questo sport. Come psicologi non dobbiamo fornire risposte globali basate solo sull’idea che bisogna migliorare la fiducia di questi atleti, poiché queste domande sono poste da atleti che si allenano ogni giorno e gareggiano ogni mese ma ciò non elimina di per sé queste difficoltà.

Che ne pensate?

Quando dimentichi momentaneamente cosa fare poco prima di iniziare un punto nel tennis, è importante avere delle strategie per recuperare la tua concentrazione e calma. Ecco alcuni passi che puoi seguire:

  1. Fai un respiro profondo: Fermati per un momento, fai un respiro profondo ed espira lentamente. Questo può aiutare a calmare i nervi e liberare la mente.
  2. Usa una routine pre-punto: Sviluppa una routine pre-punto coerente che includa la visualizzazione della tua strategia, il controllo della presa e il focus sulla respirazione. Questa routine può aiutarti a rimanere concentrato e ridurre le possibilità di dimenticare cosa fare.
  3. Rimani nel presente: Evita di rimuginare sugli errori passati o preoccuparti del futuro. Concentrati sul punto attuale e sui compiti specifici da svolgere.
  4. Auto-dialogo positivo: Ricordati dei tuoi punti di forza e delle tue capacità. Utilizza l’auto-dialogo positivo per aumentare la fiducia in te stesso e rimanere concentrato sul tuo piano di gioco.
  5. Fidati dell’allenamento: Ricorda che hai praticato le tue abilità in modo approfondito. Fidati del tuo allenamento e della memoria muscolare per guidare le tue azioni in campo.
  6. Sii adattabile: Il tennis è uno sport dinamico, e le situazioni possono cambiare rapidamente. Sii pronto a adattare la tua strategia man mano che il punto si sviluppa.
  7. Impara dai tuoi errori: Se dimentichi la tua strategia o commetti un errore, non pensarci troppo. Invece, usa l’esperienza come apprendimento per il punto successivo. Rimani resiliente e mantieni un atteggiamento positivo.
  8. Ascolta l’allenatore: Lavora con un allenatore o uno psicologo dello sport che possa aiutarti a sviluppare strategie mentali e tecniche per migliorare la tua concentrazione in campo.

Ricorda che gli aspetti mentali del gioco sono altrettanto cruciali quanto le abilità fisiche nel tennis. Sviluppare la resilienza mentale e rimanere concentrato sotto pressione può migliorare notevolmente le tue prestazioni.