Le vicende dello sport di alto livello mettono in evidenza la necessità di gestire lo stress. Lo stress di Massimiliano Allegri, la stanchezza mentale dell’Atalanta, lo stress dei tanti che devono ancora qualificarsi per le Olimpiadi, delle squadre che nelle diverse discipline stanno giocando i playoff per citare alcune situazioni.
Lo stress per stagioni difficili, lunghe e in ambienti molto competitivi generano ogni sorta di difficoltà psicologiche che gli atleti devono imparare a superare per continuare con successo il loro percorso. Potrebbe sembrare banale sottolineare l’importanza del recupero psicologico, ovviamente non lo è ma questa pratica non è così diffusa fra gli atleti/e come invece dovrebbe essere.
Direi che rilassamento e visualizzazione dovrebbero essere due tecniche che fanno parte della vita quotidiana di un atleta. Va ricordato che rilassarsi determina:
- migliore recupero fisico
- migliore sonno
- pensieri più liberi e meno stressanti
- maggiore capacità di mettere distanza con gli eventi quotidiani
- capacità di recuperare in pochi minuti dalle situazioni di stress
- abilità a immedesimarsi nelle situazioni competitive
- migliore capacità di focalizzazione sul presente
- capacità di stoppare i pensieri che ostacolano la prestazione
- migliore contatto e consapevolezza con i propri stati d’animo
- capacità di passare da pensieri/emozioni che ostacolano e pensieri che favoriscono la prestazione
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