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Psicologo dello sport: perché no!

Sono ormai convinto che lo psicologo dello sport sia necessario in qualsiasi società sportiva a partire sin dall’età infantile.  Non è un caso infatti che in uno sport come il calcio praticato in Italia dalla maggioranza dei bambini la federazione gioco calcio abbia deciso di inserire questa figura professionale anche nelle scuole calcio. E’ utile agli allenatori che devono educare non solo il corpo ma anche la mente. E’ utile anche per i migliori che devono imparare a gestire il loro talento attraverso le frustrazioni quotidiane. E’ necessario per gli atleti di livello internazionale che devono gestire il loro stress agonistico in modo efficace. E’ utile a chi vuole vincere una medaglia olimpica per fare la loro migliore prestazione di sempre quel determinato giorno, né un minuto prima né un minuto dopo.

La sfida impossibile di Phelps

La sfida impossibile per Phelps è andare alle prossime olimpiadi come golfista. E’ questa l’ultima battuta dell’atleta che ha vinto più medaglie ai giochi olimpici. Non credo che Phelps  voglia veramente sfidarsi su questo terreno. L’impresa potrebbe comunque essere non impossibile. Infatti se Phelps volesse potrebbe allenarsi  e giocare complessivamente per 1500 ore all’anno per il prossimo quadriennio.  Come sappiamo per diventare un atleta di alto livello servono 10.000 ore di allenamento, ma a Phelps potrebbe essere sufficiente un numero minore di ore poiché la sua preparazione fisica e l’abilità a fronteggiare lo stress delle competizioni fanno parte del suo bagaglio di nuotatore e che dovrebbero essere mantenute ma non certo acquisite come novità. In altri termini, il trasferimento di talento da uno sport all’altro consente all’atleta di risparmiare quelle migliaia di ore che sono state necessarie per imparare a allenarsi, per accettare la monotonia di alcuni allenamenti, per imparare a sentirsi fiduciosi anche in situazioni di elevato stress agonistico o per essere in grado di ripetere in gara quello che si è fatto in allenamento. Phelps conosce bene tutto queste situazioni. Il problema è un altro e riguarda la sua motivazione: dopo tutto quello che ha fatto nel nuoto ha ancora voglia di spendere 1500 ore all’anno all’allenamento. Non ultima questione riguarda la concorrenza degli altri golfisti americani, in primis Tiger Woods, riiscirà Phelps a trovare un suo spazio fra questi campioni?