Perchè è necessario leggere i libri

Il 23 aprile è la data scelta dall’UNESCO per celebrare il libro, infatti coincide con il giorno di morte, nel 1616, di tre scrittori pilastri della cultura universale: Miguel de Cervantes, William Shakespeare  e il poeta spagnolo Garciloso de la Vega.

Chi legge avrà vissuto 5000 anni: c’era quando Caino uccise Abele, quando Renzo sposò Lucia, quando Leopardi ammirava l’infinito… perché la lettura è un’immortalità all’indietro”

Così scriveva Umberto Eco ed è una frase che racchiude il senso della lettura. Perchè leggere significa entrare nella vita di altri, immedesimarsi, scoprire e conoscere. Ridere e piangere attraverso gli occhi di quei personaggi che hanno vissuto in un’altra epoca, in un altro mondo. Ma significa anche ritrovarsi e riconoscersi in storie e racconti. Significa soprattutto conoscere e imparare.

Susanna Tamaro ha scritto

“Leggere, in fondo, non vuol dire altro che creare un piccolo giardino all’interno della nostra memoria. Ogni libro porta qualche elemento, un’aiuola, un viale, una panchina sulla quale riposarsi quando si è stanchi. Anno dopo anno, lettura dopo lettura, il giardino si trasforma in parco e, in questo parco, può capitare di trovarci qualcun altro”

Ogni anno a questa giornata viene designata una capitale mondiale. Quest’anno la scelta è ricaduta su una città malese, Kuala Lampur, che si è impegnata fortemente per rendere la cultura un bene di tutti i cittadini, accessibile come l’acqua potabile.

L’emergenza sanitaria, le restrizioni e il lockdown hanno incentivato ancora di più la lettura. Tanti libri sono stati ripresi dagli scaffali e riletti in quei giorni in cui ognuno è stato costretto a restare a casa. Tanti libri cartacei e tanti altri digitali. Secondo i dati restano sempre i cartacei, però quelli preferiti dagli italiani che per  l’89,83% li preferiscono agli ebook.

Poter sfogliare le pagine di un testo, sottolineare o semplicemente sentire l’odore dei fogli per molti, incentiva di più la lettura. Il profumo irrinunciabile della carta e il piacere nello sfogliare fisicamente le pagine sono essi stessi parte integranti dell’atto di leggere.

“Leggere molto è uno dei cammini che conducono all’originalità; uno è tanto più originale e peculiare quanto più conosce ciò che gli altri hanno detto”. Miguel de Unamuno

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