training autogeno o mindfulness?

Ho scoperto che i giovani psicologi non conoscono il training autogeno di Schultz. Tutti sanno, oggi, che esiste la mindfuleness, il che non non ha nulla di negativo, ma non conoscono la storia. Non conoscono come si è giunti alla mindfulness.

Ritengo questa ridotta consapevolezza un limite, poichè siamo, se mi consentite, all’invenzione di come tagliare il brodo.

Mi spiego. Schultz, circa 120 anni fa, ha ideato un sistema per migliorare l’autocontrollo e imparare a rilassarsi che ha denominato con questo due parole training autogeno. Significa che attraverso un processo di allenamento è possibile imparare a rilassarsi.

Il suo scopo era liberare le persone dalla dipendenza dell’ipnotica, oggi diremmo renderle autonome attraverso l’apprendimento di un’abilità psicologica.

La maggior parte degli psicologi giovani ignora questo approccio, mentre dovrebbe fare proprio questa mentalità e poi utilizzarla con gli adattamenti che a distanza di 120 anni siamo ora in grado di proporre.

Invece ci siamo spostati sulla mindfulness, certamente utile, ma abbiamo buttato via le conoscenza del passato, probabilmente perchè non sono di moda e non certo perchè siano inutili.

Che ne pensate?

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