Archivio mensile per settembre, 2019

Braima Suncar Dabo aiuta l’avversario a concludere la gara

Jonathan Busby si sente male nel finale della gara dei 5000 ai Mondiali di atletica leggera in corso a Doha in Qatar, ma Braima Suncar Dabo della Guinea Bissau lo aiuta a portare a termine la competizione percorrendo gli ultimi metri abbracciati fino al traguardo.

L’atteggiamento costruttivo durante una partita di calcio

Andreazzoli, Di Francesco, Semplici e Giampaolo rischiano la panchina a causa dei risultati negativi delle loro squadre: Genoa, Sampdoria, Spal tutte con un punto e il Milan con due punti dopo sei partite.

Certamente le situazioni sono diverse da squadra. Ad esempio Semplici è l’allenatore con più anni nella stessa squadra in Serie A (cinque anni) mentre Giampaolo si trova a gestire la squadra di un club storico e vincente.

Per cui al netto delle differenze societarie e di club e delle abilità dei calciatori, si può comunque fare un ragionamento sulla mentalità di una squadra e del suo allenatore che conoscendo le difficoltà, 1 o 2 punti ottenuti su 18 disponibili, su quali fattori dovrebbe impostare il lavoro settimanale?

Non so quali errori siano stati commessi nella guida di questi team ma vediamo quelli più usuali, quando i leader si trovano a guidare gruppi i cui risultati non corrispondono alle aspettative d’inizio anno.

Timing - “tutto e subito” è nemico del “miglioramento nel tempo” e troppi allenatori e dirigenti “sperano che vada come pensano loro” piuttosto che “costruire una squadra”.

NOI – indispensabile responsabilizzare i calciatori sul concetto “si gioca insieme”, ognuno è responsabile non solo della propria prestazione ma in ugual misura di come favorisce e sostiene quella dei compagni.

Errori – il calcio è uno sport dove si commettono errori ma, “bisogna subito correggersi” senza lamentarsi. “Perdo la palla, recupero subito la palla” e non “perdo la palla, mi lamento/mi fermo e lascio andare l’avversario”.

Competitività – insegnare che non importa quale sia il punteggio e il momento della partita ma bisogna sempre giocare al meglio delle proprie capacità e mai favorire l’avversario con un atteggiamento di squadra depresso.

Spogliatoio – Vanno identificati e sostenuti quei calciatori che nello spogliatoio s’impegnano a mantenere unito e concentrato sulla partita il gruppo quale che si il punteggio (positivo o negativo).

Dialogo di squadra – il dialogo in campo tra i calciatori deve essere sempre costruttivo e teso mantenere un livello emotivo e competitivo efficaci.

Allenatore – In ogni istante della partita e sino al fischio finale, indipendentemente dal risultato, non deve mai smettere di guidare e sostenere i calciatori.

 

Questi sono a mio avviso i fattori principali che dovrebbero essere sviluppati in ogni squadra. Tutti possono migliorare molto sotto questo punto di vista, non dipendono da nessun talento e non dipendono dal tipo di gioco che si vuole fare.

Rappresentano i presupposti delle prestazioni efficaci. Si possono avere i calciatori migliori o gli schemi più efficaci ma se la squadra è carente anche solo su uno di questi punti non potrà mai esprimersi al suo meglio.

 

 

Kenesisa Bekele a 2 secondi dal record del mondo in maratona

Kenesisa Bekele dopo una serie di problemi fisici e risultati deludenti ha partecipato alla maratona di Berlino per rilanciare la sua carriera sul veloce percorso della capitale tedesca, dove tre anni fa vinse in 2h03’03’’.

E’ riuscito nel suo intendo non solo vincendo la gara ma stabilendo un tempo pazzesco di 2:01:41 a soli 2 secondi dal record mondiale di Eliud Kipchoge. Qui sotto è riportato il confronto fra i passaggi dei due atleti ogni 5km (source: Ross Tucker, @Scienceofsport).Immagine

Al primo posto i soldi e al secondo la salute degli atleti

Quanto sta accadendo ai mondiali di atletica di Doha è la dimostrazione che vi sono luoghi in cui non è possibile gareggiare. E’ altrettanto evidente che gli interessi politici ed economici dominano il mondo sportivo, per cui da molto tempo i più importanti eventi sportivi sono spesso organizzati in zone del mondo dove a causa delle condizioni ambientali gli atleti corrono seri rischi per la loro salute e non sono messi nelle condizioni di fornire prestazioni sportive corrispondenti al loro livello di competenza.

A Doha, il 40% delle maratonete si sono ritirate e i tempi finali delle prestazioni migliori sono molto superiori rispetto alle loro prestazioni migliori. Inoltre, la maratona è certamente la gara dove emergono in modo più evidente queste difficoltà ma analoghi fatti sono accaduti nella marcia e in altre prestazioni su pista.

Non mi ricordo se qualche federazione di atletica abbia protestato contro questa assegnazione dei mondiali. D’altra parte la storia è vecchia, se ci si ricorda che le partite dei mondiali di calcio del 1970 in Messico si giocavano a un’altitudine superiore ai 2000 metri e in orari impossibili per caldo e umidità ma utili per potere essere viste in Europa.

Non c’è chance per gli atleti, l’unica reazione sarebbe non partecipare ma molti non hanno un potere contrattuale da mettere in campo per portare avanti i loro diritti. Solo Eliud Kipchoge non è andato, perché sta preparando il tentativo di correre la maratona in 1h59m fra due settimane, finanziato da Ineos.

Risultati immagini per maratona donne doha

Psicologia dello sport in Cina




I 10 errori più comuni degli atleti

Lista degli errori più comuni commessi dagli atleti partendo dalle loro frasi
  1. la tecnica risolve ogni situazione di difficoltà
  2. basta allenarsi molte ore e se non bastano ne aggiungiamo altre
  3. è importante fare come dice l’allenatore
  4. ho fatto tutto quello che dovevo per essere pronto, ora vediamo come va
  5. l’avversario era troppo forte
  6. non è possibile che continui a commettere questi errori
  7. sono fatto così, dopo un po’ perdo la testa
  8. oggi non era proprio giornata, lo sapevo che sarebbe andata male
  9. quando faccio un errore stupido, mi arrabbio con me stesso e ne commetto un altro
  10. E’ andato tutto bene sino a quel momento, poi è stato un disastro

 

 

5 importanti lezioni dal documentario “Inside Bill’Brain”

Una nuova serie di documentari Netflix descrive in dettaglio il funzionamento interiore della mente, del matrimonio e del lavoro filantropico di Bill Gates, e lascia gli spettatori con importanti lezioni sul lavoro, l’amore e la ricerca delle loro personali definizioni di successo.

Courtesy of Netflix

I numeri degli psicologi USA e in Italia

Nel 2017, circa 3,5 milioni di persone negli Stati Uniti hanno conseguito una laurea triennale (bachelor) in psicologia.

  1. Circa 499.000 (14%) hanno conseguito anche una laurea magistrale in psicologia, con il 13% che hanno conseguito il master in psicologia e il 4% il dottorato. Il 3% ha conseguito sia un master che un dottorato
  2. Un ulteriore 30% dei laureati triennali si è poi specializzato in lauree riguardanti l’istruzione, la sanità e i servizi sociali.
  3. I restanti 2 milioni (56%) non hanno conseguito diplomi di laurea specialistica.
  4. La percentuale di laureati in psicologia triennali che hanno conseguito una laurea specialistica è progressivamente più elevata passando dal gruppo dei “24 anni o più giovani” al gruppo dei “30-34 anni”, per poi stabilizzarsi, suggerendo che la maggior parte delle persone completa la loro formazione di laurea entro i 30 anni.

In Italia, ho trovato poche informazioni ottenibili dal web.

La tendenza a proseguire negli studi dopo la laurea di primo livello risulta evidente anche dai dati provenienti dall’Ordine degli Psicologi, secondo cui la quasi totalità dei circa 105mila iscritti risulta registrata nella sezione A dell’albo, riservata a coloro che hanno nel proprio cv non soltanto la laurea triennale ma anche quella magistrale, più un anno di tirocinio e il superamento dell’esame di Stato per l’abilitazione professionale. Solo poche centinaia sono invece iscritti alla sezione B, che prevede diverse limitazioni alla prassi professionale e a cui si può accedere con la sola laurea triennale, accompagnata da tirocinio semestrale e debito esame di stato. Dei 105mila iscritti all’albo, tuttavia, solo 60mila svolgono effettivamente la professione di psicologo, secondo i dati Enpap: che ci sia dunque una difficoltà ad inserirsi attivamente nel mercato del lavoro è evidente.

London #CarFreeDay

In gara senza plastica

La riduzione drastica dell’uso della plastica durante le competizioni deve essere un obiettivo di chi le organizza.

La soluzione introdotta nella maratona di Londra sembra efficace. Nell’edizione del 2018 sono state utilizzate 919.000 bottiglie di plastiche, il cui uso è stato ridotto a 700.00 nel 2019. Che verranno riutilizzate per costruire nuove bottiglie di plastica.

200.000 sono state rimpiazzate con l’uso di bolle contenenti acqua o sali minerali che potevano essere ingerite dai podisti poiché costituite da una membrana totalmente commestibile derivata da un’alga naturale. L’involucro può essere anche buttato e si biodegrada in 6 settimana anziché 450 anni, come invece avviene per la plastica. E’ prodotta dall’azienda Skipping Rocks Lab
Seaweed pods filled with sports drink.