Intervista in TV a un allenatore di nuoto della nazionale sull’attacco di panico della Consiglio. Il giornalista chiede cosa bisogna fare e il tecnico risponde: “ritornare in acqua il prima possibile.” Complimenti per la risposta che avrebbe saputo dare anche mia nonna ma che purtroppo è quella sbagliata. Poichè la questione non è l’acqua ma risolvere questo problema solo psicologico insegnando all’atleta a ritrovare quella fiducia che in quei momenti non ha avuto. Gli attacchi di panico sono tipici in atleti di alto livello e nascono da un intreccio tra perfezionismo, aspettative di risultati assoluti e stress da competizione. Che fare? Accettazione di queste emozioni, rilassamento e visualizzazioni di eventi positivi sono alla base di questo processo di miglioramento. Il dialogo continuo con se stessi è la costante che deve accompagnare questo processo. Quindi ricapitolando, per il medico “è solo un fatto psicologico” e per il tecnico “basta entrare in acqua”. Bocciati.
Translate
Powered by Google Translate.
Articoli recenti
- Gli allenatori insegnano ai giovani a essere concentrati?
- Luogo e data di nascita influenzano ancora la selezione nel calcio
- Accetta di avere paura e vai avanti
- La salute mentale degli allenatori di alto livello
- Ruolo dell’esercizio nella gestione della salute mentale
- IJSP Master class on extreme experiences
- Pronti per le XXXIII° Olimpiadi
- L’impegno
- Come auto-migliorarsi
- L’allenatore: se la squadra perde sei licenziato
Archivi
Tag
allenamento.
allenatori
atleti
attenzione
attività fisica
autismo
bambini
Basket
benessere
Calcio
Camminare
concentrazione
doping
emozioni
errori
genitori
giovani
golf
Inter
ISSP
Juventus
lavoro
maratona
master
mente
motivazione
movimento
Napoli
olimpiadi
prestazione
psicologi
psicologia
psicologia dello sport
psicologo
Roma
salute
Scuola
sedentarietà
sport
squadra
stress
talento
tenacia.
Tennis
Vincere