Gli attacchi di panico aumentano anche fra gli atleti

Gli psicoterapeuti dell’Osservatorio Nazionale Adolescenza, presenti  da anni negli Istituti scolastici di ogni ordine e grado sul territorio nazionale, hanno accolto numerose richieste di aiuto all’interno delle attività svolte in ambito scolastico e online. Nei colloqui svolti all’interno dei progetti di sportello di ascolto psicologico, è emerso che circa 1 adolescente su 4 ha sperimentato nell’ultimo anno vissuti depressivicirca 1 su 5 ha manifestato problematiche legate all’ansia, in particolare disturbi di panico e fobia sociale, e il 25% ha messo in atto condotte autolesive.

Nella mia esperienza nello sport agonistico ho assistito a un aumento delle crisi d’ansia e degli attacchi di panico fra gli atleti e le atlete adolescenti. Gli attacchi di panico negli atleti possono verificarsi durante le competizioni o negli allenamenti intensi e stressanti. Questi attacchi sono episodi improvvisi di paura intensa o disagio che possono manifestarsi con una serie di sintomi fisici e psicologici. Le caratteristiche degli attacchi di panico possono includere:

  1. Ansia e paura intensa - Gli atleti possono sperimentare una sensazione opprimente di ansia e paura, spesso senza una causa evidente o connessa a una situazione specifica.
  2. Sintomi fisici - Questi possono includere palpitazioni, sudorazione eccessiva, tremori, sensazione di soffocamento o mancanza di respiro, nausea, vertigini o sensazioni di svenimento. Alcuni atleti possono anche avvertire dolori al petto o formicolii alle mani e ai piedi.
  3. Sensazione di perdita di controllo -  Gli attacchi di panico possono far sentire agli atleti di perdere il controllo della situazione o della propria mente, causando un senso di terrore.
  4. Pensieri catastrofici - Durante un attacco di panico, gli atleti possono avere pensieri catastrofici riguardo alla propria salute, prestazione sportiva o alla possibilità di fare brutte figure davanti agli altri.
  5. Isolamento e evitamento - Dopo aver sperimentato attacchi di panico, gli atleti potrebbero evitare situazioni o ambienti che ritengono possano scatenare nuovamente la stessa reazione.

Le cause degli attacchi di panico negli atleti possono essere varie, tra cui:

  • Stress e pressione da performance - Gli atleti possono provare pressioni elevate dovute all’aspettativa di prestazioni eccezionali, il che può generare ansia e paura di fallire durante gli eventi sportivi.
  • Esposizione a infortuni o fallimenti - Le esperienze passate di infortuni gravi o fallimenti sportivi significativi possono generare ansia anticipatoria, portando a un’alta sensibilità emotiva durante l’attività sportiva.
  • Caratteristiche personali - Alcuni atleti possono essere più inclini geneticamente o a causa di esperienze personali a sviluppare attacchi di panico.

Innanzitutto è utile imparare a respirare per rilassarsi e poi essere presenti nel qui ed ora mantenendo la consapevolezza anche durante un attacco di panico che avrò una fine. Questo approccio mentale permette il recupero di una condizione di maggiore calma che al momento era andata perduta. Questo stimola anche un’ulteriore azione che riguarda lo spostamento dell’attenzione da una condizione psicofisiologica negativa, debilitante e percepita come non controllabile a uno stato mentale che permette di distanziarsi dai sintomi fisici e dai pensieri catastrofici. Di conseguenza è importante affrontare gli attacchi di panico negli atleti attraverso strategie di gestione dello stress, consulenza psicologica, tecniche di rilassamento, mindfulness tramite il supporto di psicologi dello sport specializzati.

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