E’ ormai scientificamente documentato che l’avviamento precoce a intraprendere una determinata disciplina ha degli effetti limitanti lo sviluppo dei bambini e delle bambine. Un documento dell’organizzazione mondiale degli psicologi dello sport, l’International Society of Sport Psychology, indica i 7 principi fondamentali sulla partecipazione all’attività sportiva che conducono a una pratica continuata nel tempo e allo sport di elite.
- La diversificazione iniziale di sport non impedisce la partecipazione allo sport di elite negli sport in cui l’eccellenza è raggiunta dopo la maturazione.
- La diversificazione iniziale di sport è connessa a una più lunga carriera sportiva e svolge un’influenza positiva sul coinvolgimento sportivo a lungo termine.
- La diversificazione iniziale di sport permette la partecipazione in contesti differenti che più favorevolmente influenzano lo sviluppo positivo dei giovani.
- In questi anni un’elevata quantità di tempo di gioco costruisce un solido fondamento per la motivazione intrinseca, ciò attraverso il coinvolgimento in attività che sono piacevoli e che promuovono l’auto-regolazione.
- In questi anni un’elevata quantità di tempo di gioco determina l’acquisizione di una quantità di esperienze motorie e cognitive che i bambini porteranno con sé nello sport di loro principale interesse.
- All’età di 13 anni i bambini dovrebbero avere la possibilità di scegliere di specializzarsi nello loro sport favorito o di continuare nello sport a livello ricreativo.
- Nella tarda adolescenza (16 anni circa) dovranno avere sviluppato le abilità fisiche, cognitive, sociali, emotive e motorie necessarie per investire i loro sforzi nell’allenamento altamente specializzato di uno sport.
Partendo da questi dati le Federazioni e le Società Sportive dovrebbero prendere atto che il loro modo d’intendere l’attività sportiva giovanile deve essere totalmente rivisto. Infatti, i giovani sino a 13 anni dovrebbero praticare più sport diversi e solo a partire da questo periodo dovrebbero sceglierne uno. Come evidenzia l’International Society of Sport Psychology, i benefici di questo approccio sarebbero per tutti, sia che vogliano orientarsi verso la carriera agonistica e sia per chi invece sceglierà di continuare con un’attività sportiva ricreativa.
0 Risposte a “7 principi per lo sviluppo dei giovani atleti”