7 principi per lo sviluppo dei giovani atleti

E’ ormai scientificamente documentato che l’avviamento precoce a intraprendere una determinata disciplina ha degli effetti limitanti lo sviluppo dei bambini e delle bambine. Un documento dell’organizzazione mondiale degli psicologi dello sport, l’International Society of Sport Psychology, indica i 7 principi fondamentali sulla partecipazione all’attività sportiva che conducono a una pratica continuata nel tempo e allo sport di elite. 

  1. La diversificazione iniziale di sport non impedisce la partecipazione allo sport di elite negli sport in cui l’eccellenza è raggiunta dopo la maturazione.
  2. La diversificazione iniziale di sport è connessa a una più lunga carriera sportiva e svolge un’influenza positiva sul coinvolgimento sportivo a lungo termine.
  3. La diversificazione iniziale di sport permette la partecipazione in contesti differenti che più favorevolmente influenzano lo sviluppo positivo dei giovani.
  4. In questi anni un’elevata quantità di tempo di gioco costruisce un solido fondamento per la motivazione intrinseca, ciò attraverso il coinvolgimento in attività che sono piacevoli e che promuovono l’auto-regolazione.
  5. In questi anni un’elevata quantità di tempo di gioco determina l’acquisizione di una quantità di esperienze motorie e cognitive che i bambini porteranno con sé nello sport di loro principale interesse.
  6. All’età di 13 anni i bambini dovrebbero avere la possibilità di scegliere di specializzarsi nello loro sport favorito o di continuare nello sport a livello ricreativo.
  7. Nella tarda adolescenza (16 anni circa) dovranno avere sviluppato le abilità fisiche, cognitive, sociali, emotive e motorie necessarie per investire i loro sforzi nell’allenamento altamente specializzato di uno sport.

Partendo da questi dati le Federazioni e le Società Sportive dovrebbero prendere atto che il loro modo d’intendere l’attività sportiva giovanile deve essere totalmente rivisto. Infatti, i giovani sino a 13 anni dovrebbero praticare più sport diversi e solo a partire da questo periodo dovrebbero sceglierne uno. Come evidenzia l’International Society of Sport Psychology, i benefici di questo approccio sarebbero per tutti, sia che vogliano orientarsi verso la carriera agonistica e sia per chi invece sceglierà di continuare con un’attività sportiva ricreativa.

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