La mia parola

Ieri sera Fabio Fabio e Roberto Saviano ci hanno parlato delle parole; le parole che loro insieme ad altri preferiscono, le parole per pensare e per amare come diceva Rodari. Ho pensato a qual è la mia parola e mi è subito venuto in mente “misurarsi.” Misurarsi per me vuole dire mettermi alla prova, cercare e accettare le sfide quotidiane. Superare la prova dei fatti, vuole dire meritarsi ciò che si ottiene, non come regalo di qualcuno ma come risultato ottenuto grazie alle mie forze. Forze mie ma anche delle persone con cui lavoro, insieme partecipiamo a realizzare un’idea, un progetto. Misurarsi per me significa mostrarsi all’altezza del compito, della situazione, e non avere successo grazie alla cooptazione in gruppi forti o per compiacenza. Ha in sé la consapevolezza che altri potrebbero fare meglio, e ben vengano perché solo in questo modo sarò motivato a migliorare. Misurarsi è il contrario di “lei non sa chi sono io,” “gli ho fatto un’offerta che non poteva rifiutare,” “le cose si sono sempre fatte in questo modo,” “devi capire, sei ancora giovane,” “stai tranquillo, lo dirò a chi ti può aiutare.” E’ la negazione dell’attesa di un favore, del colloquio con qualcuno che risolverà il problema. Ho un sogno forse infantile: se tutti volessimo misurarci, i faccendieri, i politici corrotti e quanti altri che vivono riciclando favori non avrebbero più niente da fare e se ne andrebbero a casa.

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