Tempo supplementare

E’ uscito un libro che credo per la prima tratta in Italia la questione del passaggio di carriera dell’atleta (calciatore) nella sua nuova vita sociale. E’ un percorso molto difficile e anche chi non è psicologo può immaginare che non è difficile cadere in depressione soprattutto se si ha avuto successo. Voglio qui sottolineare che in Italia non viene fatto a oggi assolutamente nulla per aiutare gli atleti in questa fase difficile della loro vita e riportare alcuni esempi di iniziative svolte in altri paesi in questo sicuramente più avanzati:

  • Olympic Atlete Career Centre, è stato lanciato in Canada nel 1985 per assistere gli atleti di alto livello nel preparare il passaggio a una vita professionale diversa.
  • US Olympic Committee ha sviluppato un Career Assistance Program for Athletes nel 1988.
  • Australian Institute of Sport ha promosso programmi del tipo Life Skills for Elite Athletes oppure Athlete Career and Education Program.
  • National Football League (come pure la NBA) fornisce programmi per lo sviluppo dei giocatori nella finanza, sviluppo di nuove carriere, acquisizione di titoli scolastici/universitari e per affrontare i problemi della vita quotidiana, a cui va aggiunto un network di aziende intenzionate a permettere una formazione on the job.

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