Archivio mensile per maggio, 2010

Cari Genitori

Non insultate l’arbitro e non fate il tifo contro gli avversari quando gioca la squadra di vostro figlio. Siate, invece, corretti nel dimostrare in maniera positiva il vostro sostegno a tutti i giocatori, agli allenatori e all’arbitro.

Non urlate a vostro figlio cosa deve fare in campo, non sostituitevi all’allenatore. Lasciatelo, invece, giocare e fare liberamente le scelte che vuole.

Non sgridatelo quando commette un errore o quando gioca male. Sostenete, invece, il suo impegno e dimostrategli che siete orgogliosi di lui.

Non criticate a priori le scelte degli allenatori e degli arbitri. Ascoltateli, invece, mettetevi nei loro panni cercando di comprendere il loro punto di vista.

Non arrabbiatevi quando la squadra di vostro figlio perde, non sentitevi delusi e non sgridatelo. Ricordatevi, invece, che il gioco è dei bambini, non siete voi ad avere perso.

Non ditegli che vi ha profondamente deluso e che non diventerà mai un campione. Fate, invece, attenzione a che lo sport sia per lui un’esperienza divertente ed eccitante.

Non fate finta di nulla quando vostro figlio è deluso o è arrabbiato per qualcosa che è successo mentre giocava ma neanche ditegli che uno stupido a prendersela. Per primo, invece, ascoltatelo, lasciatelo parlare mostrandogli che capite il suo stato d’animo e successivamente trovate insieme una soluzione.

Non insegnate con il vostro comportamento a non avere rispetto per gli altri, siano essi compagni, giocatori di squadre avversarie, allenatori o arbitri. Dimostrategli, invece, che avete rispetto di tutti loro e che pretendete che anche lui lo dimostri.

Non alleatevi con quegli allenatori che fanno giocare solo i migliori e che mostrano maggiore attenzione verso i più bravi. Esigete, invece, che gli allenatori diano a tutti le stesse opportunità per imparare e che dimostrino entusiasmo nel lavorare con i bambini.

Non parlate solo di sport con vostro figlio, non guardatelo solo in TV. Non portatelo solo ai giardini. Praticatelo, invece, insieme, stando all’aria aperta a giocare, impegnandovi in qualsiasi attività fisica che piaccia a tutta la famiglia.

Quando si fa goal

Durante una partita di calcio la concentrazione deve essere mantenuta per l’intero periodo, ma vi sono momenti in cui questa sembra decrescere. A conferma di queste convinzioni, la Tabella 1 illustra che nel campionato italiano di Serie A di calcio del 2007/08 la maggior parte delle reti sono state segnate rispettivamente negli ultimi 15 minuti dell’incontro (22%), alla fine del primo tempo (18%) e all’inizio del secondo (17,2%). La rilevanza dell’ultimo quarto d’ora di gioco si riscontra anche se si confrontano i goal subiti negli scontri diretti tra le prime sei della classifica, fra le ultime sei e le partite fra questi due gruppi (Tabella 2). In queste fasi della partita la squadra che riuscisse a restare concentrata sul gioco in maniera più efficace incrementerebbe la probabilità di subire un numero minore di goal. Un’adeguata preparazione fisica associata a un programma di allenamento per l’incremento dell’attenzione in condizioni di elevato stress agonistico sono due soluzioni efficaci per evitare di subire il 27% circa delle reti negli ultimi minuti. (Fonte: Alberto Cei e Stefano D’Ottavio, 2010)

Tabella 1. Percentuale di goal effettuati nel campionato italiano di Serie A di calcio 2007/08 in diversi momenti della partita (Fonte:  http://www.livescores.it/calciostatistiche.html ).

Minuti Goal %
0-15 70 11,1 %
16-30 87 13,7 %
31-45 114 18,0 %
46-60 109 17,2 %
61-75 105 16,6 %
76-90 139 22,0%

Tabella 2. Percentuale di goal subiti nel campionato italiano di Serie A di calcio 2007/08

Periodo partita Goal subiti (in percentuale) negli scontri diretti fra le
in minuti prime 6 prime 6 vs ultime 6 ultime 6
0 – 15 7,5 11,1 11,7
16 – 30 17,5 15,6 11,7
31 – 45 13,7 11,9 22
46 – 60 17,5 15,6 13,2
61 – 75 17,5 18,6 14,7
76 – 90 26,2 26,8 26,4