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Il sovraccarico emotivo colpisce anche i migliori atleti

Il TAIS è un sistema di valutazione dello stile attentivo e interpersonale e questi dati evidenziano su dati di élite che il sovraccarico emotivo è una componente importante che limita le prestazioni anche negli atleti top, quali sono i detentori di record del mondo, che invece risentono di meno rispetto agli gruppi delle distrazioni ambientali e e del sovraccarico mentale di tipo cognitivo.Questo spiega anche la ragione per cui gli atleti di vertice si servono di programmi di preparazione psicologica per ridurre lo stress agonistico.

Parlare di badminton per farlo praticare

Parlare di Badminton nel nostro Paese è una sfida perchè è poco conosciuto e proprio per questo bisogna iniziare a parlarne. Il badminton è uno sport molto interessante, esalta infatti la qualità  tecnico e tattiche del giocatore. Non c’è la battuta da 200km all’ora come nel tennis o nella pallavolo, si vince non per lo strapotere di un fondamentale, il servizio, ma per il gioco che l’atleta è in grado di condurre. E’ uno sport veloce e dinamico in cui s’integrano bene le competenze richieste per decidere e la concentrazione necessaria a giocare punto su punto.

Solo da noi non si parla di badminton, invece già nel 1985 Robert Nideffer (uno degli psicologi americani più influenti) scriveva:

“Si può notare che ci sono due situazioni differenti nel badminton. In una situazione, si è in quella parte della partita che è sotto il controllo di uno dei giocatori (nel senso che giocatore detta quando l’azione inizierà: il servizio), nell’altra si è in quella parte del gioco che cosiste in una serie di azioni e reazioni rapide. In relazione al servizio, dato che l’atleta può controllate il tempo, c’è tempo per valutare le situazioni della partita (ad esempio: punteggio, condizione della palestra, posizione dell’avversario). C’è anche tempo per analizzare queste informazioni, analizzare le condizioni esterne e compararle con altre situazioni del passato (ad esempio: pensare alla strategia in situazioni analoghe,ricordare a se stessi i punti di forza e di debolezza dell’avversario. Quindi l’atleta si focalizza e controlla il suo livello di tensione. Infine, restringe il suo focus attentivo sull’esterno prima di servire. Durante gli scambi di gioco non c’è tempo per pensare o ripetersi mentalmente le azioni”.