Archivio per il tag 'badminton'

Quanto è difficile diventare un atleta junior di livello internazionale?

Quanto è difficile diventare un atleta junior di livello internazionale?

Negli sport di opposizione in cui si combatte direttamente contro un altro avversario è molto difficile, perchè aldilà delle abilità sportive e di quelle fisiche, l’elemento mentale è quello che determina il successo.

Con questo non intendo dire che vi sia una prevalenza mentale sulle altre due componenti ma che senza la guida mentale e con un grado di agonismo ridotto non sarà possibile per l’atleta esprimere le sue capacità sportive e motorie.

Negli sport di opposizione velocità e precisione sono due aspetti inscindibili della prestazione. E’ evidente che chi si allena per coniugate insieme queste due caratteristiche corre maggiori rischi di sbagliare ma un’altra opzione non è possibile. Se si rallenta troppo si diventa prevedibili e la mancanza di precisione comporta il tirare i colpi in modo casuale.

Allenarsi su questi due aspetti, comporta anche lavorare mentalmente nel mantenere un livello elevato di fiducia anche se all’inizio si commetteranno più errori. Il mantenere elevata la fiducia permetterà però di insistere in questo tipo di allenamento e, di recuperare in fretta dagli errori e di competere con maggiore convinzione.

 

 

Badminton spettacolare

http://www.youtube.com/watch?v=pNbbuqd3J2I

Incredibili azioni di badminton

 Lee Chong Wei vs Boonsak Ponsana

http://www.youtube.com/watch?v=5rvsEURJ1dc

Parlare di badminton per farlo praticare

Parlare di Badminton nel nostro Paese è una sfida perchè è poco conosciuto e proprio per questo bisogna iniziare a parlarne. Il badminton è uno sport molto interessante, esalta infatti la qualità  tecnico e tattiche del giocatore. Non c’è la battuta da 200km all’ora come nel tennis o nella pallavolo, si vince non per lo strapotere di un fondamentale, il servizio, ma per il gioco che l’atleta è in grado di condurre. E’ uno sport veloce e dinamico in cui s’integrano bene le competenze richieste per decidere e la concentrazione necessaria a giocare punto su punto.

Solo da noi non si parla di badminton, invece già nel 1985 Robert Nideffer (uno degli psicologi americani più influenti) scriveva:

“Si può notare che ci sono due situazioni differenti nel badminton. In una situazione, si è in quella parte della partita che è sotto il controllo di uno dei giocatori (nel senso che giocatore detta quando l’azione inizierà: il servizio), nell’altra si è in quella parte del gioco che cosiste in una serie di azioni e reazioni rapide. In relazione al servizio, dato che l’atleta può controllate il tempo, c’è tempo per valutare le situazioni della partita (ad esempio: punteggio, condizione della palestra, posizione dell’avversario). C’è anche tempo per analizzare queste informazioni, analizzare le condizioni esterne e compararle con altre situazioni del passato (ad esempio: pensare alla strategia in situazioni analoghe,ricordare a se stessi i punti di forza e di debolezza dell’avversario. Quindi l’atleta si focalizza e controlla il suo livello di tensione. Infine, restringe il suo focus attentivo sull’esterno prima di servire. Durante gli scambi di gioco non c’è tempo per pensare o ripetersi mentalmente le azioni”.

La spettacolarità del Badminton uno sport poco diffuso in Italia

Il badminton è uno sport quasi sconosciuto alla maggior parte degli italiani. E’ uno sport olimpico in cui primeggiano gli asiatici, gli inglesi e i danesi. Oltre all’abilità tecnica richiede prontezza fisica e mentale. E’ uno sport che permette di raggiungere l’alto livello internazionale anche se viene iniziato tardi, tra 16-20 anni.

In questo caso può essere praticato soprattutto da tennisti e pallavolisti che decidano di cambiare sport perchè non sono più soddisfatti di quel gioco o perchè non hanno ottenuto i risultati che speravano. Ad esempio, in relazione alla pallavolo ho in mente quei giovani che sono competitivi ma che se pur dotati fisicamente non hanno però raggiunto l’altezza necessaria per giocare in una squadra di alto livello, ecco che il badminton potrebbe rappresentare per loro un’opportunità per esprimere il loro talento agonistico e magari ottenere anche un posto in nazionale. Dico questo perchè molte esperienze effettuate in altre nazioni dimostrano come gli atleti evoluti imparano molto rapidamente uno sport che ha delle affinità con quello di origine (ad esempio pallavolo/tennis e badminton)  e se vi dedicano un tempo significativo nel giro di 3/4 anni possono partecipare a gare internazionali. 

Questo non significa sottrarre atleti ad altri sport ma permettere ai giovani che lo vogliono di valorizzare il loro talento sportivo in discipline in cui possono ottenerlo lasciando quelle in cui, per motivi diversi, non sono riusciti a emergere come avrebbero voluto.

Chi vuole avere notizie di questo progetto può scrivere a: http://www.badmintonitalia.it/la-federazione/contatti.html

Non va dimenticato che il badminton è pure molto spettacolare e adrenalinico come si può vedere in questo video:

Julien Maio badminton amazing shot

http://www.youtube.com/watch?feature=player_embedded&v=4r6H9mUgcA8

 

Trasferimento del talento

La Federazione Italiana Badminton promuove un progetto per giovani atleti che vogliono provare a praticare uno sport diverso da quello in cui sono attualmente impegnati. E’ un approccio già in atto da anni in paesi come l’Australia e la Gran Bretagna e per la prima volta viene proposto da una federazione italiana. Possono aderire coloro che praticando con successo uno sport vogliono comunque provare  a utilizzare il loro talento in un’altra disciplina. Può essere che la motivazione non sia più quella di una volta, che infortuni impediscano di continuare, che si voglia estendere la propria carriera sportiva o che per qualche altra ragione si senta il desiderio di cambiare. Questa è un’opportunità. Per ora l’esperienza inizierà a Roma, ma chiunque sia interessato può ricevere informazioni anche se vive in altre regioni. Per saperne di più: federazione@badmintonitalia.it

Considero questa notizia importante poichè rappresenta un modo nuovo per realizzare la ricerca del talento, perchè il talento grezzo non è solo identificabile nei bambini o nei più giovani, ma anche nelle età superiori in persone che hanno dimostrato grande padronanza di abilità sportiva in altre discipline.