Molti atleti spesso spiegano i loro limiti in gara in relazione a problemi tecnico-tattici o atletici, spesso riconoscono anche i loro limiti mentali soprattutto quelli dovuti all’ansia agonistica o alla mancanza di fiducia. Meno di frequente, invece, attribuiscono i loro insuccessi alla mancanza di tenacia, che comporta il continuare ad impegnarsi al massimo per tutto l’arco della gara, a prescindere dal risultato.
La tenacia è necessaria poiché in ogni competizione vi sono dei momenti sfavorevoli e delle difficoltà mentali e fisiche da superare con successo.
La tenacia indica quanto si è combattivi e persistenti in questo atteggiamento per tutta la gara.
Nei momenti di maggiore pressione competitiva o dopo un errore si deve lavorare su se stessi per ritrovare rapidamente la condizione mentale ottimale per oltrepassare questo ostacolo.
Di seguito alcune domande da porsi per comprendere quanto si è tenaci:
- Avere un’incrollabile fiducia nella propria abilità di raggiungere i propri obiettivi competitivi
- Avere un’insaziabile desiderio di avere successo
- Uscire dagli insuccessi con una maggiore determinazione ad aver successo
- Resistere alla pressione della competizione
- Accettare che l’ansia da competizione è inevitabile e sapere che la si può affrontare
- Non essere influenzati dalle prestazioni positive/negative degli altri
- Rimanere totalmente focalizzati anche di fronte alle distrazioni della vita personale
Questa capacità distingue i campioni dagli altri atleti bravi.
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