Bas Van Hooren Guy Plasqui and Romuald Lepers Physiological, Spatiotemporal, Anthropometric, Training, and Performance Characteristics of a 75-Year-Old Multiple World Record Holder Middle-Distance Runner in International Journal of Sports Physiology and Performance online 30 november 2022.
Gli atleti master attirano costantemente l’attenzione degli scienziati dello sport e dei fisiologi dell’esercizio perché rappresentano un gruppo che può fornire indicazioni essenziali sulla capacità degli esseri umani di mantenere le prestazioni fisiche e le funzioni fisiologiche con l’avanzare dell’età. I cambiamenti legati all’età nelle caratteristiche fisiologiche degli atleti master sono stati esaminati principalmente negli atleti di resistenza come i maratoneti. Studi recenti hanno evidenziato che alcuni atleti master di endurance di livello mondiale hanno una capacità cardiorespiratoria molto elevata, come dimostrato dal massimo assorbimento di ossigeno (VO2max) di 64,5 mL-kg-1-min-1 a 60 anni e 46,9 mL-kg-1-min-1 a 70 anni, rispettivamente.
A nostra conoscenza, non è mai stato esaminato il profilo fisiologico di corridori master di livello mondiale sulla media distanza. Mentre le prestazioni nella corsa su lunga distanza sono tipicamente spiegate da 3 variabili fisiologiche primarie (assorbimento massimo di ossigeno, economia di corsa e soglia del lattato), la velocità massima di sprint è considerata un fattore determinante per le prestazioni nella corsa su media distanza, in particolare tra atleti con la stessa velocità aerobica massima. Nel presente studio abbiamo analizzato le variabili cardiorespiratorie, la velocità massima di sprint, l’antropometria e le variabili spazio-temporali di un mezzofondista di 75 anni di livello mondiale che nel 2022 ha corso i 1500 m in 5 minuti e 16 secondi, il secondo tempo mondiale più veloce mai registrato nella fascia di età 75-79 anni.
Conclusioni
In conclusione, questo mezzofondista di 75 anni di livello mondiale presenta un VO2max e un rapporto di riserva di velocità anaerobica eccezionalmente elevati. Inoltre, la sua resistenza agli infortuni gli ha permesso di sostenere un allenamento regolare fin dai 50 anni e di ottenere prestazioni internazionali in diverse categorie di età. Sono necessarie ulteriori ricerche per comprendere meglio l’interazione tra l’insorgenza di infortuni, la capacità fisiologica e il livello di prestazioni con l’avanzare dell’età.
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