- Gli atleti in età di sviluppo competono troppo e si allenano poco.
- Programmi per adulti sono imposti ad atleti in età di sviluppo.
- La preparazione è centrata su obiettivi a breve termine – vincere – anziché su obiettivi a lungo termine.
- L’età cronologica piuttosto che l’età biologica è usata per pianificare l’allenamento e le competizioni.
- In larga misura gli allenatori non insegnano ai giovani a correggersi e autovalutarsi.
- Gli allenatori dello sport giovanile sono poco retribuiti rispetto alle competenze che dovrebbero possedere.
- I genitori non sono educati a ragionare in termini di sviluppo a lungo termine del loro figlio.
- I sistemi d’identificazione del talento sono in larga parte basati su capacità fisiche e tecniche.
- Non c’è integrazione fra apprendimenti tecnico-tattici e sviluppo cognitivo ed emotivo dei giovani
- La capacità di risolvere problemi e di prendere decisioni raramente vengono allenate.
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