Conferenza sull’integrità nello sport

 La Conferenza europea sull’integrità nello sport si è svolta il 6 e il 7 dicembre organizzata da ‘EPAS-Accordo parziale allargato sullo sport, e il Dipartimento italiano per lo sport, nell’ambito della Presidenza italiana del Comitato dei Ministri del Consiglio d’Europa. Tema dell’incontro quello dell’integrità,  intrinsecamente legata alla questione dell’etica nello sport. Tra gli obiettivi, l’elaborazione di linee guida per l’integrità nello sport; la lotta alla manipolazione delle competizioni sportive, così come ribadito nella Convenzione di Macolin; la garanzia di una buona governance nello sport. L’evento è stato aperto dalla sottosegretaria di Stato allo Sport Valentina Vezzali, e dal vice segretario generale del Consiglio d’Europa, Bjørn Berge.

Durante la conferenza si è parlato di come implementare le linee guida sull’integrità, combattere la manipolazione delle competizioni sportive e garantire il buon governo nello sport. Le sessioni delle due giornate hanno ribadito la necessità di dare una risposta globale ai vari problemi che minacciano l’integrità nello sport, come il doping, le frodi, la turbativa negli appalti, le pratiche illegali che incidono sui valori dello sport. Alla luce di queste problematiche, appare fondamentale promuovere una corretta governance nello sport, puntando sulla trasparenza e su un approccio olistico. Lo sport, infatti, non è solo competizione, ma riflette la società e i suoi problemi.

La conferenza si è rivolta principalmente alle autorità governative di una vasta gamma di settori, tra cui ministeri dello sport, autorità anticorruzione, dipartimenti degli affari esteri, forze dell’ordine, uffici nazionali per la protezione dei dati, agenzie di integrità sportiva, autorità di regolamentazione delle scommesse, il settore della giustizia.

“Quando si parla di sport e integrità si dovrebbe anche parlare del principio di non discriminazione nell’accesso allo sport. Al contrario, si rilevano ancora molte discriminazioni di carattere istituzionale, come accade per la partecipazione di stranieri in diversi campionati sportivi a tutti i livelli, anche amatoriali, e ancor di più di rifugiati e richiedenti asilo … Personaggi senza scrupolo cercano talenti nelle zone più povere di Africa e America Latina per poi portarli in Europa e ricavarci successo e denaro. Se non ottengono risultati, li abbandonano per strada. Nel tempo, le varie soluzioni pensate per arginare il fenomeno hanno finito per penalizzare solo gli atleti, che hanno dovuto presentare complesse documentazioni legate alla residenza, dovendo dimostrare di avere un lavoro e di non essere stato tesserato precedentemente in un altro stato. Bisognerebbe promuovere delle politiche di accoglienza per impedire abusi e di operare in maniera criminosa proprio nelle pieghe di queste situazioni di non inclusione” ha detto Daniela Conti a margine dell’incontro (UISP).

 

0 Risposte a “Conferenza sull’integrità nello sport”


  • Nessun commento

Contribuisci con la tua opinione