Calcio giovanile: genitori antirissa

Il segnale è  positivo e si spera contagioso. Siccome le cronache e i provvedimenti del giudice sportivo non mentono, le intemperanze del pubblico (genitoriale e parentale) del calcio-baby sono una realtà diseducativa frequente e da correggere. Ecco quindi l’idea dei genitori-steward che spengono gli ardori di altri genitori durante le partite del calcio giovanile rappresenta uno slancio di speranza.   I ragazzini si possono educare, più difficile rieducare i loro genitori, che su quei ragazzi in campo caricano frustrazioni e progetti di rivincita sociale molto più grandi di loro. La delegazione trevigiana della Federcalci  ha da poco presentato il progetto che per ora riguarderà sette scuole calcio trevigiane, ma che, essendo riconosciuto e approvato anche a livello nazionale, dovrebbe allargarsi oltre i confini regionali. Un compito difficile, quello del genitore steward, con tanto di casacca catarifrangente addosso: quello di mediare tra il pubblico, tentando di rasserenare gli animi e far sbollire le ire degli altri genitori. A sperimentare per primi la figura dello steward-genitore saranno alcune scuole calcio trevigiane.  Stilati anche il codice del genitore-steward e la dichiarazione d’intenti che verrà letta prima di ogni match. (da “La Tribuna di Treviso”)

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