Alle tre notizie precedenti va aggiunta quelle relativa al ritorno della Manaudou alle gare. Quali doti: voglia di vincere, tenacia e dimostrare a se stessa che vale ancora. E’ un rischio molto grande quello che ha deciso di correre, ma evviva a chi vuole tornare. Ritornando alla Consiglio e al suo attacco di panico: non si poteva fare qualcosa per prevederlo e prevenirlo, perchè bisogna lasciare che gli atleti provino queste esperienze così debilitanti? Spero che la frase del medico della squadra: “si è messa paura ma sta bene; è solo una cosa psicologica” rappresenti solo una difficoltà a trovare le parole giuste, in caso contrario sarebbero di una estrema superficialità.
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