Gianni Rivera, presidente del Settore Giovanile e scolastico della FIGC, ha dato il contrordine: ai bambini e ai ragazzi per prima cosa insegniamo la tecnica e favoriamo il divertimento e lo sviluppo della creatività. Ottime notizie dopo un’era passata a curare il fisico o a badare alla tattica. Anche Franco Causio ha detto che nei bambini (6-12 anni) c’è bisogno che giochino, tocchino tante volte il pallone e non siano costretti dagli schemi. Continua Rivera, noi da ragazzi ci organizzavano da soli e spontaneamente si creavano difensori e attaccanti, perchè non si potrebbe fare anche adesso? Insomma nel calcio italiano qualcosa si muove in modo positivo. Finalmente!
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