Genitori e doping

Tre notizie. La prima buona. L’Atletico, la terza società romana di calcio, ha eseguito test antidoping sui suoi ragazzi di 16 anni. La seconda cattiva: tre sono stati trovati positivi e sono stati sospesi. La terza,  è peggiore di quella precedente. Gianni Rivera, presidente del settore giovanile e scolastico della FIGC, afferma: “Molti genitori purtroppo pensano che usare una sostanza vietata possa migliorare la prestazione sportiva, sperando così che il proprio figlio possa emergere meglio e più rapidamente, in prospettiva di un veloce guadagno. Non si rendono conto che magari il danno non arriva subito, ma potrebbe essere ancora maggiore in futuro. Per questo è importante la prevenzione…” http://www.repubblica.it/sport/calcio/2011/01/28/news/doping_giovani-11758485/?ref=HREC1-10

La ricerca del successo a ogni costo spinge i genitori a pensare di avere in mano degli assegni con molti zeri da intascare piuttosto che dei figli da educare. Il degrado si allarga da Contador ai giovani. Lo sappiamo non è certamente una novità ma quello che facciamo come adulti è sempre troppo poco. Ma se anzichè continuare a dire le solite sciocchezze sulla pigrizia dei giovani, si finanziassero programmi per educare i genitori a assumersi delle responsabilità educative? Perchè è la carenza di autorevolezza degli adulti che spinge a percorrere queste o altre scorciatoie che sono sulle prime pagine dei giornali ogni giorno.

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