Cambiare tutto per non cambiare nulla?

La storia della Roma lascia piuttosto sconcertati. Dopo tre mesi di allenamenti e numerose partite perse viene scoperto che le cause delle prestazioni insoddisfacenti sono da ricercarsi nel sistema di allenamento e di preparazione fisica, per cui dopo i classici faccia a faccia tra squadra, allenatore e dirigenti si decide di cambiare in modo radicale la preparazione. E’ come dire che Ranieri e lo staff tecnico sino ad ora non avevano capito niente. Alcune domande: c’era bisogno di aspettare tutto questo tempo? La percezione dell’urgenza di cambiare è così scarsa in chi dirige la squadra? Come è possibile allenare dei professionisti per un così lungo periodo senza accorgersi che non sono affatto d’accordo con il tipo di allenamento svolto? Come si fa ad allenare una squadra, dicendo: “Ok ragazzi da oggi cambiamo tutto”? Come ne esce la credibilità dell’allenatore e la sua stessa fiducia in sé da questo bagno di umiltà? E’ meglio mollare e andarsene o mollare le proprie idee e assumerne delle altre nello spazio di un confronto negli spogliatoi?

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