Leggo sulla Stampa l’intervista a Marco Belinelli, giocatore NBA, in cui spiega come ha fatto a conquistare un posto nel quintetto degli Hornets (New Orleans): “Semplice, si chiama extrawork: arrivi prima agli allenamenti e te ne vai dopo, per essere sempre pronto. Come dicono qui sono uno che – ha fame -, che vuole vincere e dare tutto e mi alleno sempre, la squadra lo ha capito subito.” Retorica no: l’insegnante di greco della classe di mia figlia il primo giorno di scuola spiegò come dovevano fare per imparare: oltre le ore di scuola, dovevano fare una versione al giorno e prima di tutto scrivere e poi riscrivere l’alfabeto sino a quando non l’avessero imparato. In questo modo sono circa 500 ore di greco all’anno; corrispondono allo stesso numero di ore che dovrebbe dedicare all’allenamento sportivo un giovane sedicenne che volesse emergere nel suo sport. In sostanza vi è un solo metodo per giocare in NBA o imparare il greco: impegno e dedizione sostenuti da insegnanti/allenatori bravi.
Translate
Powered by Google Translate.
Articoli recenti
- Luogo e data di nascita influenzano ancora la selezione nel calcio
- Accetta di avere paura e vai avanti
- La salute mentale degli allenatori di alto livello
- Ruolo dell’esercizio nella gestione della salute mentale
- IJSP Master class on extreme experiences
- Pronti per le XXXIII° Olimpiadi
- L’impegno
- Come auto-migliorarsi
- L’allenatore: se la squadra perde sei licenziato
- Autismo, solitudine, appartenenza e scuola
Archivi
Tag
allenamento.
allenatori
atleti
attenzione
attività fisica
autismo
bambini
Basket
benessere
Calcio
Camminare
concentrazione
doping
emozioni
errori
genitori
giovani
golf
Inter
ISSP
Juventus
lavoro
maratona
master
mente
motivazione
movimento
Napoli
olimpiadi
prestazione
psicologi
psicologia
psicologia dello sport
psicologo
Roma
salute
Scuola
sedentarietà
sport
squadra
stress
talento
tenacia.
Tennis
Vincere