Accetta di avere paura e vai avanti

La difficoltà che incontrano molti giovani è di non tollerare di provare emozioni negative e che apparentemente potrebbero bloccare le loro prestazioni. Il loro obiettivo sarebbe di restare sempre calmi e concentrati, il caso contrario lo interpretano in termini di poca fiducia in loro stessi. Un atleta mi ha detto: “prima di quella fase di gara mi sentivo terrorizzato”. Gli ho chiesto qual era il problema, la risposta è stata che avrebbe dovuto sentirsi in quel modo se fosse stato veramente fiducioso verso di sé.

Nessuno spiega a questi ragazzi/e che sentirsi ansiosi è una condizione piuttosto normale prima di una prova e che questo stato d’animo non è una manifestazione d’insicurezza ma potrebbe essere molto altro. Ma chi dovrebbe educarli alle emozioni? Gli insegnanti a scuola o i genitori, che a loro volta hanno le stesse convinzioni dei ragazzi?

Che fare? Sperare che i ragazzi in questione siano più intelligenti delle loro paure e scoprano che si può fare molto bene anche se prima ci si sentiva terrorizzati. Questo potrebbe avvenire in quanto hanno scoperto che tutti sono ansiosi prima di fare qualcosa che per loro è importante, quindi, non è un malfunzionamento ma una condizione che accomuna tutti.

Raggiunta questa consapevolezza potrebbero pensare, che allora se questo stato d’animo non differenzia le persone, probabilmente vado come sono, dovrei concentrarmi su cosa mi serve per fare bene e quindi impegnarmi a stare concentrato sul compito che dovrò svolgere e per il quale mi sono impegnato.

Non tutti ci riusciranno facilmente, anzi serve una dedizione totale, però tutti possono intanto riconoscere che non sono le paure a distinguere le persone ma come si reagisce a questi stati d’animo.

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