I nostri allenatori hanno una formazione incompleta

Nei miei incontri con gli allenatori quello che emerge in modo evidente è il loro desiderio di acquisire maggiori competenze psicologiche per relazionarsi con i loro atleti e nello stesso tempo la difficoltà le conoscenze che acquisiscono nei corsi di formazione. Ciò in quanto ricevono molte informazioni, anche di qualità elevata, ma la difficoltà risiede nel non sapere come metterle in pratica. E’ un po’ come conoscere la grammatica di una lingua straniera e poi andare in quel paese e cominciare a parlare. E’ molto difficile e il rischio è che le persone, in questo allenatori, non si servano di queste informazioni e si affidino in larga parte a ciò che loro pensano che sia la cosa migliore da fare.

Purtroppo non vi sono alternative a questo rischio se non nella decisione dell’allenatore d’intraprendere un percorso personale di autosviluppo centrato sullo sviluppo delle loro abilità di leader nel contesto dove operano.

Si può affermare che le Federazioni e La Scuola dello Sport non si occupano di questo livello di formazione che a mio avviso è essenziale per lo sviluppo professionale di chi sarebbe veramente motivato a percorrere questa strada. Il rischio come sempre è che questi allenatori si affidino a professionisti con poca esperienza o ai cosiddetti motivatori che promettono molto in poco tempo.

E’ veramente un peccato che le organizzazioni sportive non si occupino di questi formativi che sono invece ampiamente diffusi nelle promozione dei manager e dei giovani potenziali nelle aziende.

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