La battaglia delle lame

La vittoria di  Alan Oliveira nei 200m, ha innescato da parte di Oscar Pistorius, predestinato a vincerla una discussione sulla correttezza della lunghezza delle lame del suo avversario. Il brasiliano ha infatti usato lame di qualche centimetro più lunghe rispetto a quelle di cui si era servito sino a poco tempo fa, pur restando nei limiti previsti dal regolamento paralimpico. Pistorius sostiene che la maggior lunghezza delle lame ha fornito un vantaggio significativo a Oliveira.

Al di là dell’opportunità di queste dichiarazioni che sembrano più dovute alla non accettazione della sconfitta e di non essere più l’unico atleta al mondo a ottenere questi tempi, riemerge la questione sul valore delle lame. Se forniscono realmente un vantaggio non si dovrebbe permettere di fare gareggiare coloro che le usano con gli atleti normodotati e tanto meno con quelli che corrono con un’unica protesi. Sono temi che dovrebbero esseri affrontati al di fuori delle polemiche agonistiche e nell’ambito della ricerca scientifica applicata al movimento umano.

0 Risposte a “La battaglia delle lame”


  • Nessun commento

Contribuisci con la tua opinione