Gli arbitri sono persone con un’elevata stima di se stessi, un forte bisogno di assumersi responsabilità e di controllare le situazioni. Questa condizione è la spinta di base che li ha portati a raggiungere il massimo livello di successo arbitrando nei massimi campionati di calcio. Sbagliano perchè quando avvertono troppa pressione corrono il rischio di irrigidirsi mentalmente e di volere imporre a ogni costo la loro decisione anche se sbagliata. Il grande arbitro è colui che riesce a mediare con se stesso e pur mantenendo il controllo della partita gestisce in modo migliore il suo stress senza diventare mentalmente rigido. Questo compito non è niente affatto semplice e certamente se gli arbitri si allenassero mentalmente in maniera sistematica ridurrebbero in maniera rilevante questo tipo di errori. Non si migliora solo con la preparazione fisica e tecnica, bisogna avere il coraggio di dirsi: cosa devo fare per migliorare mentalmente? E poi farlo.
Translate
Powered by Google Translate.
Articoli recenti
- Rapporti interpersonali, benessere e prestazione
- Gli allenatori insegnano ai giovani a essere concentrati?
- Luogo e data di nascita influenzano ancora la selezione nel calcio
- Accetta di avere paura e vai avanti
- La salute mentale degli allenatori di alto livello
- Ruolo dell’esercizio nella gestione della salute mentale
- IJSP Master class on extreme experiences
- Pronti per le XXXIII° Olimpiadi
- L’impegno
- Come auto-migliorarsi
Archivi
Tag
allenamento.
allenatori
atleti
attenzione
attività fisica
autismo
bambini
Basket
benessere
Calcio
Camminare
concentrazione
doping
emozioni
errori
genitori
giovani
golf
Inter
ISSP
Juventus
lavoro
maratona
master
mente
motivazione
movimento
Napoli
olimpiadi
prestazione
psicologi
psicologia
psicologia dello sport
psicologo
Roma
salute
Scuola
sedentarietà
sport
squadra
stress
talento
tenacia.
Tennis
Vincere
0 Risposte a “Le due facce dell’arbitro”