I dati della fuga dei laureati

  • Sono un milione gli italiani espatriati tra il 2012 e il 2021. 250mila ha una laurea.
  • Nel 2012 è partito il 5% di tutti i laureati, poi su fino all’8,9% del 2018 e di nuovo giù al 6,7% del 2021. Quasi due punti in più, quindi, di dieci anni fa.
  • I laureati italiani emigrati all’estero guadagnano a un anno dalla laurea il 41,8% in più rispetto a quelli rimasti in Italia.
  • Il Nord compensa le uscite con l’attrazione di giovani provenienti dal Mezzogiorno, il Sud è bloccato dalla perdita secca di talenti. Una doppia onda che mette alla prova la tenuta dell’intero Paese.
  • Sta avvenendo la «desertificazione universitaria del Sud»,  sottolinea l’economista Gaetano Vecchione: «Nel 2041 il Mezzogiorno perderà il 27% di iscritti, il Centro-Nord circa il 20%. Tra denatalità, bassi tassi di passaggio tra scuola e università e migrazioni nel 2021 il divario tra Centro-Nord e Mezzogiorno ha segnato una differenza di 80mila immatricolati. Negli ultimi 20 anni circa 1,2 milioni di giovani ha lasciato il Mezzogiorno, 1 su 4 è laureato. Nel solo 2020 sono stati 67mila e la quota di laureati è salita al 40%». (Fonte: Sole 24 Ore)

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