Idee guida per lo sport giovanile del Comitato Olimpico Internazionale

Bergeron MF, Mountjoy M, Armstrong N, et al. International Olympic Committee consensus statement on youth athletic development Br J Sports Med 2015;49:843–851. 

  1. Lo stress psicologico può avere effetti sia formativi che logoranti sull’individuo.
  2. Il sovraccarico psicologico, tuttavia, si verifica quando il livello di stress diventa eccessivo e non produce più una risposta positiva.
  3. Gli atleti giovani sono sempre più esposti a richieste e aspettative inadeguate e irrealistiche, con conseguente sovraccarico psicologico (indotto da sé o dall’allenatore/dai genitori).
  4. Il modo in cui gli atleti giovani percepiscono e affrontano questi fattori di stress non è né prevedibile né benevolo, e il burnout degli atleti e il conseguente abbandono dello sport sono una parte riconosciuta dello sport giovanile competitivo.
  5. L’uso di criteri basati sulle prestazioni (ad esempio, i livelli di cortisolo a riposo e il test Profile of Mood) può facilitare l’individuazione precoce dei giovani a rischio di burnout.
  6. Esiste anche la possibilità di sviluppare tendenze perfezionistiche disadattive, indotte dalle elevate aspettative e critiche dei genitori.
  7. Il disturbo depressivo diffuso (spesso non riconosciuto) è particolarmente diffuso nelle ragazze adolescenti e lo stress psicosociale di un ambiente sportivo giovanile non sano o di un infortunio potrebbe esacerbare il rischio e i livelli di depressione e ansia.
  8. Sembra promettente fornire agli atleti giovani specifiche capacità di coping attraverso l’allenamento mentale e la definizione di obiettivi può avere un effetto positivo nel ridurre la paura del fallimento tra i giovani atleti d’élite.
  9. L’efficacia di coping specifica per il livello agonistico e le esigenze dello sport può anche essere direttamente correlata ai risultati sportivi.
  10. Devono essere riconosciute e affrontate anche le potenziali interazioni tra i fattori di stress legati allo sport e quelli associati alla normale adolescenza.
  11. La formazione degli allenatori dovrebbe sottolineare l’importanza di creare un clima sportivo orientato alla padronanza e al sostegno dell’autonomia, che si traduca in un minore stress e in una maggiore motivazione intrinseca, il che è particolarmente importante nello sport giovanile d’élite, dove la pressione per la prestazione è spesso schiacciante e può persino aumentare il rischio di infortuni.
  12. Concentrandosi su un clima di sviluppo basato sulla maestria, si può creare una comunità (sportiva) positiva.
  13. Anche il coinvolgimento dei genitori è importante per attenuare le risposte disfunzionali e/o distruttive. In effetti, i genitori hanno riferito di gradire consigli su come diventare un genitore sportivo migliore.

 

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