Nella semifinale degli Australian Open, l’Azarenka sul 5-3 per lei al secondo set ha sbagliato 5 match point. Tornata a sedersi per il cambio campo ha accusato un dolore al collo, è interventuo il medico e l’incontro è ricominciato solo dopo 10 minuti. La sua avversaria Sloane Stephens si è lamentata dicendo che l’Azarenka non è contravvenuta alle regole ma certamente le ha piegate a suo favore. Nella dichiarazione subito dopo la partita, che poi ha vinto, ha detto che aveva avuto un blocco mentale. Nella conferenza stampa successiva ha sostenuto che aveva male al collo e che per questo ha chiesto le cure mediche che le hanno permesso di rientrare in campo e vincere. La cultura della vittoria a ogni costo determina questi comportamenti anche da parte dei campioni. Infatti, usufruire nei momenti di maggiore stress di una pausa lunga aiuta a ritrovare il self-control e impedire all’avversario di continuare a esercitare pressione. Non credo sia un modo corretto di agire, perchè manca di rispetto verso l’avversario e fornisce un lungo extra time a chi si trova in difficoltà per riprendere in mano la propria mente e quindi la partita.
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