Il quotidiano La Stampa pubblica, ieri e oggi, due denunce sull’impossibilità in Italia di essere studente e atleta. Siamo alle solite, perchè chi vuole diventare musicista frequenta il conservatorio mentre agli studenti-atleti è vietata questa opzione? Inoltre il ministro dell’Istruzione ha detto che sono stati stanziati milioni di euro per consentire l’attività fisica a scuola, personalmente sapevo il contrario e lo verifico ogni giorno dalle testimonianze continue di cui ho notizia. Perchè in Italia lo sport è considerato attività per decerebrati? Il ministro dice che si istituiranno licei a orientamento sportivo, che si tradurrà in più ore di educazione fisica, bene ma non è questa la soluzione. Fare l’atleta nella scuola secondaria significa dedicare almeno tre ore tutti i giorni, in che modo la scuola risponderà a questa esigenza? Si tratta di 18 ore alla settimana e non di due ore in + di attività fisica a scuola. Inoltre, come verrà calcolato il tempo dedicato alle competizioni? Questi argomenti non li ho mai visti trattati ma neanche argomentati dai politici. Molto male, evviva chi nasce in un altro paese.
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