Settant’anni dopo l’ascensione italiana al K2, il Cai si prepara andando oltre la dimensione della pura impresa sportiva: 9 donne – quattro atlete italiane, quattro pakistane e una dottoressa – a giugno partiranno per la seconda vetta più alta della terra pronte a lasciare una traccia nello sport italiano, ma anche un’impronta a livello sociale e umano.
Federica Mingolla, Silvia Loreggian, Anna Torretta, Cristina Piolini, Samina Baig, Amina Bano, Nadeema Sahar, Samana Rahim e la dr. Lorenza Pratali: sono state le protagoniste della giornata di presentazione del progetto organizzato da Cai con EvK2CNR, associazione che si occupa di ricerca scientifica e tecnologica in alta e altissima quota.
Non si tratterà solo di un’impresa sportiva ma di un’esperienza condivisa che potrà creare dei legami forti, un connubio di sfide, gioie e difficoltà che lasceranno un segno nella personalità di ciascuna di loro. L’obiettivo è raccontare il punto di vista femminile nel contesto di una spedizione himalayana che vede scalare insieme alpiniste che provengono da mondi e culture differenti. A coordinare le alpiniste, sarà Agostino Da Polenza, professionista di grandissima esperienza e profondo conoscitore di quelle montagne. Il progetto partirà con delle giornate di training sul Monte Bianco (15-18 marzo) dove le alpiniste si prepareranno per affrontare il K2.
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