Monthly Archive for May, 2012

We need managers and not heroes

Come la maggior parte dei genitori ho spiegato a suo tempo a mia figlia le ragioni per cui non doveva accettare caramelle da sconosciuti. Non ho aspettato che succedesse per sgridarla e dirle di non farlo più. Nel calcio è avvenuto lo stesso. Calciatori, allenatori e dirigenti hanno truffato a spregio dell’etica e delle leggi e trattandosi di persone adulte sono colpevoli. Nel contempo che si è rifiutato di cedere, come Farina, è stato cosiderato un eroe. Ora l’eroe è un individuo che compie un gesto eccezionale, fuori dell’usuale; in Italia chi è onestp è quindi un eroe. Infatti si dice che “ogni si alza un fesso e un furbo” e nessuno vuole fare la figura del fesso. A questo punto serve che vengano dimostrate le accuse ma servirà soprattutto che le organizzazioni del calcio dalla FIGC alle associazioni dei calciatori e degli allenatori agiscono concretamente per eliminare la cultura dell’omertà e del “tanto lo fanno tutti” che uccide non solo il nostro calcio, ma nega che lo sport sia un luogo in cui vince il migliore e non il più furbo. Se si affermasse fra di noi in modo definitivo questa idea, i suoi effetti sulla collettività sarebbero uguali a quelli del terremoto di questi giorni.

The Federica Pellegrini Case

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The football moral corruption

Il GIP sostiene che “L’insieme degli atti di indagine – si pensi solo al numero dei giocatori e delle partite coinvolte e all’esistenza di accordi non solo tra singoli giocatori ma addirittura tra intere squadre – testimonia che l’inquinamento etico del mondo dei calciatori e forse anche di alcuni dirigenti non è stato episodico ma diffuso e culturalmente accettato in spregio ai principi di lealtà sportiva nei confronti dei tifosi innanzitutto”. Dall’analisi di Salvini emerge chiaramente come ricondurre il fenomeno calcioscommesse all’operato di alcuni trafficanti stranieri sarebbe un grave errore. Il problema è tutto interno al calcio italiano: “Non è sbagliato affermare che trafficanti come Ilievsky o gli ungheresi di Kenesei Zoltan, e i loro referenti asiatici, non abbiano introdotto il virus della corruzione in un ambiente pulito ma abbiano stimolato, fornito strumenti operativi e moltiplicato scelte di disonestà sportiva già mature: in sostanza abbiano seminato in un campo che era già dissodato e pronto ad accoglierli”. (Da www.repubblica.it)

“Emerge abbastanza chiaramente che gli individui che frodano sono persone psicologicamente “normali” che vivono in contesti organizzativi e sociali in cui l’orientamento al risultato è estremamente intenso. Queste condizioni tendono ad imporre modi di procedere in cui bisogna scegliere tra modi di agire legali o illegali, in questo ambiente gli individui sono immersi e sviluppano comportamenti in una direzione piuttosto che in un’altra in base alle decisioni che prenderanno. Si trovano, infatti, nella situazione di essere pressati tra un contesto che richiede risultati e le proprie convinzioni personali; da questa interazione nascono le loro scelte. Il clima etico permissivo che in questi anni si è diffuso nella società contribuisce ulteriormente a influenzare le scelte del mercato sportivo … e può alleggerire i sensi di colpa individuali che potrebbero generarsi in chi froda. Difatti spesso la questione etica è diventata subordinata alle scelte economiche o di prestazione lasciando … liberi di pensare in modo illegale … dato il clima etico permissivo, un’enfasi sugli obiettivi finanziari (con i premi commisurati al successo) e un’opportunità di agire in modo amorale o immorale, i fini possono rapidamente giustificare i mezzi, portando alla decisione di corrompere. Inoltre, la scarsa probabilità di sanzioni formali da parte del governo e delle associazioni professionali spesso rende la corruzione economicamente ragionevole.
Ovviamente esistono anche altri fattori scatenanti la frode, che riguardano ad esempio l’incompetenza … o la dichiarata non accettazione delle leggi dello Stato ma la maggior parte delle frodi avviene per l’agire amorale di persone competenti, che trasformano atti illegali in routine stabili.” Da: A. Cei, I signori dei tranelli, FrancoAngeli Editore.

Maria Sharapova

A chi le ha chiesto come si allena la testa Maria Sharapova risponde in modo semplice: “Con l’esperienza. Quando hai messo da parte un po’ di sconfitte, sai finalmente cosa ti serve per avere più vittorie.” Cosa impariamo noi dalla questa risposta: l’esperienza è la fonte principale da cui trarre informazioni per migliorare e tra tutte le esperienze sono le sconfitte le più utili per sapere cosa migliorare. L’applicazione quotidiana di questo principio permette di capire l’inutilità di tutte quelle volte invece in ci si insulta per un errore, si pensa di essere incapaci, ci si arrabbia/deprime dopo un errore. Sono reazioni che allontanano dal riflettere su cosa bisogna fare di diverso per migliorare. Non basta solo pensare, poi bisogna mettere in pratica, e Sharapova lo fa per 5 ore al giorno. Quindi i sintesi: 1. riflettere sulle sconfitte, 2. trovare le soluzioni e 3. allenarsi molto.

Twenty dollars

A well known speaker started off his seminar by holding up a $20 bill. In the room of 200, he asked. “Who would like this $20 bill?” Hands started going up. He said, “I am going to give this $20 to one of you – but first, let me do this.” He proceeded to crumple the 20 dollar note up. He then asked. “Who still wants it?” Still the hands were up in the air.

“Well,” he replied, “what if I do this?” He dropped it on the  ground and started to grind it into the floor with his shoe. He picked it up, now crumpled and dirty. “Now, who still wants it?” Still the hands went into the air.

“My friends, you have all learned a very valuable lesson. No  matter what I did to the money, you still wanted it because it did not decrease in value. It was still worth $20. Many times in our lives, we are dropped, crumpled, and ground into the dirt by the decisions we make and the circumstances that come our way. We feel as though we are worthless; but no matter what happened or what will happen, you will never lose your value.

Dirty or clean, crumpled or finely creased, you are still  priceless to those who love you. The worth of our lives comes, not in what we do or who we know, but by …WHO WE ARE.

You are special – don’t ever forget it.

Unsatisfied of what?

In questo periodo dell’anno parlò con molti atleti che sono scontenti delle loro prestazioni, si sono allenati per tutto l’inverno e ora vorrebbero vincere sempre o comunque fare molto bene. Aspettative legittime ma irrealistiche, perché ci sono anche gli avversari ma soprattutto in quanto gareggiare non è solo una espressione del proprio valore tecnico ma è un’attività che deve essere guidata dalla mente. Diciamo pure che senza la mente, la tecnica è inutile; perché la gara è gestione efficace dello stress agonistico, che una volta domato consente alla tecnica dell’atleta di esprimersi al massimo livello. Chi non fosse in grado di svolgere questi compiti non potrà mai gareggiare con soddisfazione o in modo vincente.

Crazy on Everest

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Video on fraud by Footballer Association

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Will to challenge

Domenica si corre la 40° edizione del Passatore, 100km di corsa da Firenze a Faenza su e giù per l’Appennino. Sono circa 1500 gli iscritti, molti dei quali hanno già più volte corso questa distanza. A parte quei pochi che gareggiano per la vittoria, i partecipanti sfidano se stessi piuttosto che gli avversari. Anzi la partenza rispetto alle altre gare su strada è molto più gioiosa e rilassata, perché è inutile spendere energia in una partenza nervosa quando si hanno davanti a sé 100 km da percorrere in un tempo che per + del 50% degli arrivati sarà superiore alle 13 ore. Matti o masochisti, nessuno dei due credo che sia una dimostrazione di quanto profondo sia nell’essere umano il bisogno di mettersi alla prova e di servirsi di se stessi in modo totale, fisico e mente lavorano insieme. E’ un’impresa estrema ma che non mette in pericolo la propria vita come invece succede nell’alpinismo o nelle traversate oceaniche. E’ la corsa non certo quella dei campioni, ma simile a quella che l’uomo e la donna hanno sempre fatto quotidianamente per migliaia di anni, sino a quando l’invenzione del motore ce ne ha privati, e allora abbiamo dovuto inventare le gare di corsa per simulare quella di una volta. Informazioni: www.100kmdelpassatore.it

Who can be helped by the mental coaching?

Spesso sento ripetere che l’allenamento mentale è utile solo agli atleti/squadre che sono di alto livello per il motivo che vivono situazioni di stress agonistico così intense per cui devono incrementare le loro abilità psicologiche. Mentre, invece, sarebbe poco utile per gli atleti/squadre di livello inferiore poiché questi devono lavorare ancora molto per migliorare le loro competenze tecnico sportive. Personalmente, sono convinto che superata la prima fase di apprendimento di una disciplina e non si è più un principiante, l’allenamento mentale diventa altrettanto necessario di quello tecnico. Ciò per un dato di fatto che nessuno può contestare: chi sa concentrarsi in modo più efficace, fornisce prestazioni che sono coerenti con i proprio livello tecnico quale esso sia