La mia attività consiste nel lavorare con le persone che vogliono eccellere con la consapevolezza che è un percorso lungo, faticoso e pieno di trabocchetti. Ho iniziato molti anni fa con le squadre di pallavolo e con un allenatore cinese che sosteneva che ciò che conta per essere forti sono il cuore e la testa e che avrei dovuto dargli una mano a migliorare il cuore della squadra. Dopo questi inizi ho continuato non solo con gli atleti e le atlete di altri sport ma anche con gli arbitri di pallavolo e di calcio, con gli allenatori, con manager e i giovani talenti delle aziende per sviluppare con loro programmi di coaching e di leadership.
Ho scritto diversi libri con l’intento di divulgare l’idea che il miglioramento e l’eccellenza sono il frutto di un lavoro lungo anni, non improvvisato e non semplicemente basato su doti innate o su scorciatoie proposte da chi oggi si fa chiamare motivatore.
Mi interessano le vite di chi riesce a realizzare i propri sogni, anche perché la psicologia è piena di storie che spiegano come sorge il disagio mentale mentre solo da poco ha iniziato a studiare come si diventa bravi, come si sviluppano le competenze che servono per riuscire a raggiungere gli obiettivi che ci si è dati, come si riesce a guidarsi nei momenti di difficoltà.
L’eccellenza riguarda tutti e non solo chi va alle olimpiadi o i grandi manager. Eccellenti devono essere, ad esempio, anche gli insegnanti e i genitori che devono educare i bambini e i giovani a giocare, a divertirsi, a studiare e a vivere felicemente in mezzo agli altri.
Questo è quanto faccio, il blog parlerà di queste cose e di come si manifestano nelle nostre vite.