Tag Archive for 'sconfitte'

The relevance of remembering our successes

Why to think about your successes and best races is important precisely in moments of difficulty, as after a defeat or a bad run? The explanation is shown in the graphic about the mood states, where it can see that the elite athletes compared to other people show a profile dominated by the state of mind called Vigor, that is a mental condition in which the individual feels strong, full of energy and purposeful, while the mood negative characteristics which are  tension, depression, anger, fatigue and confusion are lower. Mentally relive the best moments of the sporting careers can re-experience this positive state of mind, increasing the confidence to be able to do well the next one.

Maria Sharapova

A chi le ha chiesto come si allena la testa Maria Sharapova risponde in modo semplice: “Con l’esperienza. Quando hai messo da parte un po’ di sconfitte, sai finalmente cosa ti serve per avere più vittorie.” Cosa impariamo noi dalla questa risposta: l’esperienza è la fonte principale da cui trarre informazioni per migliorare e tra tutte le esperienze sono le sconfitte le più utili per sapere cosa migliorare. L’applicazione quotidiana di questo principio permette di capire l’inutilità di tutte quelle volte invece in ci si insulta per un errore, si pensa di essere incapaci, ci si arrabbia/deprime dopo un errore. Sono reazioni che allontanano dal riflettere su cosa bisogna fare di diverso per migliorare. Non basta solo pensare, poi bisogna mettere in pratica, e Sharapova lo fa per 5 ore al giorno. Quindi i sintesi: 1. riflettere sulle sconfitte, 2. trovare le soluzioni e 3. allenarsi molto.

I CT presuntuosi

Capello, Lippi, Dunga e Maradona non hanno guidato solo nazionali di grande prestigio ma sono loro stessi persone di livello assoluto nel calcio, però sono andati fuori alle prime difficoltà vere che il campionato del mondo gli ha presentato. Sono allenatori con personalità molto diverse ma nelle spiegazioni relative a questo insuccesso sono stati molto simili. Con modi diversi si sono assunti la responsabilità della disfatta, si sono dimostrati emotivamente coinvolti ma non hanno mai risposto a domande riguardanti il perché questo è successo (hanno detto non lo so) o cosa sarebbe potuto succedere se avessero giocato in modo diverso, con Tizio al posto di Caio. Queste domande li irritano, dicono che hanno già risposto, che sono fatte per polemizzare e così via. E’ un atteggiamento presuntuoso e narcisistico di chi pensa di avere fatto il meglio, salutare percezione soggettiva, peccato che il loro meglio abbia prodotto il peggio e chi domanda vorrebbe saperne le ragioni e non vedere capi solo dispiaciuti o lacrimevoli.