Monthly Archive for April, 2012

Beyond winners and losers

Sorry, this entry is only available in Italiano.

Tears and sports

Sorry, this entry is only available in Italiano.

Lo sport: da Guardiola a Missaglia

Lo sport ha infinite facce e forse questa è la ragione per cui continua ad appassionarci. Basti pensare al ciclismo che nonostante tuti gli scandali continua ad avere sulle strade un tifo entusiasmante, perchè il cuore degli appassionati continua a mantenere il intatto il mito della fatica e dell’uomo solo al comando. In questi giorni abbiamo due occasioni per celebrare uomini di sport che hanno saputo rappresentarci con il loro impegno e passione. C’è lo sport di Guardiola dei campioni che tutti conoscono, che lascia perchè è emotivamente esausto dopo 4 anni vissuti intensamente. C’è lo sport di tutti di GianMario Missaglia, scomparso 10 anni fa in questi giorni, che nella UISP ha creato, direi che questa è la parola esatta, lo sport per tutti in Italia, è lo sport a misura di ciascuno, libero dalla competizione forzata, in cui prevale la contaminazione fra le discipline, in cui sport è associato a cultura, tolleranza e diversità.

Pep the Great leave

Sorry, this entry is only available in Italiano.

Roma and its fear

Sorry, this entry is only available in Italiano.

Messi and Maradona

Sorry, this entry is only available in Italiano.

When the best loose

Il calcio nonostante tutto continua a essere uno sport e le partite come le ultime due di Champions dimostrano che le squadre date per sfavorite possono ribaltare questa aspettativa e vincere meritatamente. Dimostrano anche che anche i campioni più importanti (Ronaldo e Messi) sbagliano rigori decisivi che avrebbero cambiato il risultato. Nessuno, neanche loro, si sottraggono all’influenza che lo stress agonistico gioca nel limitare le prestazioni. Non esistono i “migliori” a priori, perchè le squadre migliori sono determinate dalla capacità di gestire la tensione emotiva durante la partita ma in particolare in alcuni momenti decisivi. Chi riesce in questo è il migliore.

Tiro a volo: soddisfazioni alla preolimpica di Londra

Il tiro a volo è uno sport di cui poco si parla ma ha dato molte soddisfazioni alle olimpiadi. In questi giorni è incorso la gara preolimpica sul campo di Londra ed è la prima e unica situazione in cui è possibile conoscere il campo il campo e capirne le caratteristiche. Le condizioni atmosferiche sono piuttosto negative, fa freddo e i piatteli che escono a più di 100km orari sono soggetti all’influenza del vento. E’ un gara importante, non solo perchè qualifica per la finale di coppa del mondo ma soprattutto perchè ottenere una buona prestazione determina una condizione mentale positive e ottimista in relazione alla gara per cui ci si sta preparando da 4 anni. Francesco D’Aniello, argento a Pechino, e Daniele Di Spigno atleti che seguo da anni sono arrivati secondo e terzo. La vittoria è mancata per un piattello a D’Aniello che al termine della finale era a pari merito con un avversario e che nello spareggio che ne seguito è stato per il primo fra i due a sbagliare. Anche Di Spigno si è trovato nella stessa condizione ma ha vinto il suo spareggio per il terzo e quarto posto. E’ uno sport in cui si perde o si vince per un piattello (su 200 bersagli), la padronanza tecnica è fondamentale ma se a questa non si associa le voglia di vincere non si riesce a gestire la tensione che si prova quando si è consapevoli che un singolo errore può determinare prima l’esclusione dalla finale a sei tiratori e poi il podio.

Loose is very easy also for champions

Il vincitore della maratona di Londra dello scorso anno, Emmanuel Mutai quest’anno ha impiegato ben 4 minuti di più del suo tempo precedente (2:08:01) e dalle immagini viste in TV si percepiva che gli ultimi km sono stati di una sofferenza totale. Diokovic ha perso in finale contro Nadal 6-3 6-1 e non è mai stato in partita. Nibali è giunto seconso alla Liegi-Bastogne-Liegi; dopo avere dominatto con una fuga solitaria l’ultima parte della corsa, all’ultimo km è crollato ed stato superato da un avversario; dopo una gara di più di 6 ore è giunto a circa 30secondi dal primo. Lo sport è anche questo, dolori fisici e mentali che possono colpire chiunque anche gli atleti più forti. Credo che questi tre casi possano essere di grande aiuto a tutti i giovani che aspirano a realizzare i loro sogni: bisogna sapere perdere con dignità.

You are for Barcelona o Real Madrid

Sorry, this entry is only available in Italiano.