Monthly Archive for March, 2012

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Winning mind = Zanardi

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Commitment without winning mind

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The best stories

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The winning mind

Edgar Morin, maestro del pensiero, Propone nel suo ultimo libro (La via, Raffaello Cortina editore) riflessioni e soluzioni per l’avvenire dell’umanità. Afferma che “All’origine dei grandi cambiamenti ci sono sempre delle singole azioni. Quello che occorre è la coscienza della crisi e la volontà del cambiamento. Se c’è tale volontà, allora si trovano i mezzi necessari per evitare la catastrofe”. Questo approccio mentale è applicabile non solo ai grandi sistemi sociali ma anche ai singoli individui. Questo principio può essereutilizzato per capire quale sia la via che porta al successo nello sport. Per cui è legittimo sostenere che alla base dei grandi successi ci sono le azioni degli atleti. L’allenamento non è altro che una serie di situazioni create per consentire loro di oltrepassare i propri attraverso fasi di crisi, la volontà di volerle superare e l’affermarsi di livelli di prestazione superiori. Quindi per mentalità vincente si deve intendere: la consapevolezza della necessità di mettersi in crisi e la volontà di superarle attraverso l’azione.

Rugby, Italy won

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- 2 to the Rome marathon

Mancano solo due giorni alla maratona di roma e sono giorni di totale riposo fisico e mentale. E’ una prova molto impegnativa per chiunque corra questa distanza e c’è bisogno di avere con sè tutte le energie. Sono da vivere appieno anche le sensazioni e i pensieri di queste ultime ore perchè è importante conoscere le proprie reazioni prima della corsa. Soprattutto se si parla con gli amici ci si accorge che ognuno vive l’attesa a modo suo, c’è il tranquillo,il tranquilo per finta, il nervoso, il timoroso, quello che pensa “ma chi me l’ha fatto fare” e quello che non capisce come faarà a correre tutti quei km perchè già adesso è stanco. Personalmente appartengo a quella categoria che la settimana precedente si riposa perchè sono stanco, non ho voglia di correre, le gambe mi fanno male. Poi tutto questo scompare la mattina della gara e di solito sono contento. Anni fa intervistando Laura Fogli anche lei mi disse che provava questi stati d’animo, che poi scomparivano quando faceva gli allunghi prima dalla partenza. Scoperto questo suo modo di vivere l’attesa, accettava quello che veniva durante la settimana perchè sapeva che non l’avrebbe danneggiata in gara. Quindi, che ognuna viva, questi attimi, li apprezzi e poi si goda domenica questa bellissima esperienza.

Chelsea-Napoli: A true fighting

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Messi or Maradona?

A tutti noi piace fare classifiche e stabilire chi è il più bravo. La questione tra Messi e Maradona soddisfa questa esigenza. Prima di questa c’è stato il confronto fra Pelè e Maradona su chi fosse stato il migliore al mondo. Ora è d’attualità quest’altra coppia. Nella nostra mente i migliori giocatori sono sempre quelli che ci hanno di più emozionato, coloro che sanno fare goal, toccare e distribuire la palla in modo magistrale e saltare gli avversari, per queste ragioni portieri e difensori raramente sono stati premiati, non hanno queste caratteristiche e una splendida parata non equivale nel nostro immaginario a un’altrettanta splendida rete. Di conseguenza la scelta del migliore giocatore al mondo si restringe a pochi ruoli. A mio avviso sarebbe più equo stabilire quale sia stata la più forte squadra al mondo anche se pure in questa scelta il fattore tempo gioca un ruolo fondamentale. Come si fa a dire se il Real Madrid delle prime edizioni della Coppa Campioni è stato più o meno forte del Milan di Sacchi o del Barcellona odierno. Alla fine le classifiche servono solo a semplificare la nostra vita, a darci qualche finta sicurezza e a parlare, parlare, parlare che a noi essere umani piace così tanto.

Movement helps the brain

Attività’ fisica moderata e costante, dieta mediterranea e esercizi mentali. Sono questi, in ordine d’importanza, i fattori che conservando l’efficienza del cervello accrescono qualità e quantità della vita. Seguono, sempre in ordine decrescente, altri tre fattori, considerati separatamente perché di difficile definizione e misurazione. Sono: qualità del sonno, intensità dei rapporti sociali e livelli di stress cronico. L’elenco dei sei fattori è il frutto delle ricerche svolte sull’argomento negli ultimi anni sintetizzate da Stefano Cappa, docente di Neuroscienze Cognitive dell’Università Vita e Salute-San Raffaele di Milano, punto di riferimento della Società italiana di neurologia per questa disciplina, una delle protagoniste della Settimana mondiale del cervello, dal 12 al 18 marzo.
Rispetto al “mens sana in corpore sano” enunciato dai Romani oltre duemila anni fa non sembra un gran progresso. “Dal punto di vista pratico, non abbiamo ancora una ricetta rivoluzionaria di stili di vita salutari per la mente – commenta Cappa – Ma il lavoro sin qui svolto ha portato alcune scoperte sorprendenti, che stanno dando nuovo impulso alla ricerca sui fattori protettivi dell’efficienza mentale. Non a caso, il programma settennale di ricerca dell’Unione Europea che parte dal 2014 investirà moltissimo in questo settore della medicina. Ormai è chiaro che dalla farmacologia non arriverà una “pillola salva-memoria” mentre l’invecchiamento della popolazione moltiplica i casi di demenza che stanno portando al collasso i sistemi sanitari. Riuscire a prolungare anche di soli due anni una condizione di buona efficienza mentale porterebbe vantaggi sociali ed economici vitali”.
Attività fisica: “Bastano 30 minuti al giorno cinque volte a settimana – spiega Cappa – va bene camminare, pedalare o nuotare o qualunque altra attività, anche moderata. Si è sempre pensato che i benefici neurologici fossero la ricaduta di quelli sul sistema cardiovascolare. E invece cresce l’evidenza di un effetto protettivo dell’attività fisica direttamente sul cervello.” Da: www.repubblica.it/salute/?ref=HRHM1-10

The football emotions

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