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Are you competitive

A misunderstanding of which many athletes are victims is in justifying their performance in this way: “I lost but I played well”.

Some time ago, talking with a sailing athlete, I heard him say: “I got off to a good start, the others got off to a better start, but I can’t say I got off to a bad start”.

Agreed but this is a wrong attitude, in this case the question is not so much in the interpretation – to start well or badly – the goal must be to start in front, to compete from the beginning with your opponents for this purpose. To me, any other goal is wrong.

As Martin Seligman reminds us, when we say others were better than us, we are giving a global assessment. If that were true, we might as well quit the race, because they are better.

We need to train the competitiveness of our athletes, following what Rod Laver says: “Never let anyone think that it’s easy to score points with you.”

Let’s continue this in-depth …

Italia non competitiva

A forza di sbagliare goal… si pareggia. La migliore spiegazione psicologica è quella fornita da Prandelli quando dice che è mancata cattiveria e energia. Quando non ci sono non si può essere competitivi.

Juventus too competitiveness?

Continua la serie non positiva della Juventus contro le squadre di media-bassa classifica. Potrebbe essere determinata da un eccesso di furore agonistico? Il legittimo desiderio di vittoria può infatti determinare livelli di attivazione fisica e mentale molto elevati che vanno a disturbare la concentrazione sul gioco e quindi l’esecuzione del gioco preparato in settimana. Gli attaccanti juventini non sono stati all’altezza del compito, perchè in queste situazioni in cui si deve vincere, la troppa tensione non fa giocare come si sa: il tempo passa la palla non entra in rete e lo stress cresce, sino anche a far diventare un giocatore del tutto evanescente. Questo è un peso che avverte molto di più chi deve segnare rispetto al resto della squadra. Il furore agonistico va bene, bisogna però coniugarlo con la lucidità mentale che in questo tipo di partite devono dimostrare in particolar modo gli attaccanti.

Parma footbal change its coach

Nuovo cambio di panchina nel calcio, questa volta tocca a Colomba, Parma, che viene sostituito da Donadoni. Il Parma è una squadra che manca di continuità nell’impegno agonistico. Esemi di questo atteggiamento in partita sono le due vittorie con Udinese e Napoli che dimostrano la capacità di essere competitivi anche con squadre certamente più forti. Altro dato i due pareggi 3-3 contro squadre del proprio livello che rilevano la difficoltà a mantenere un risultato positivo e la fragilità nel sapersi difendere. Quindi mancanza di continuità nella tenuta agonistica e scarsa tenacia e determinazione nel sapersi difendere. Difetti di mentalità che si riverberano sul gioco.

Olimpiadi Europee per atleti master

Si stanno svolgendo in questi gli Euroepan Master Games che riguardano 20 discipline sportivee mi sembra una buona opportunità per chiedersi quali siano i fattori psicologi che spingono queste persone a impegnarsi in queste attività agonistiche. Anche perchè non si tratta di poche decine di persone, perchè insieme ai World Master Games costituiscono le manifestazioni sportive con il maggior numero di partecipanti. A Sydney nel 2009 furono 28.089 fli atleti in gara provenienti da 95 nazioni. L’atleta più anziano è stata una donna di 101 anni. Lo studio condotto con i partecipanti ai mondiali ha dimotsrato che i fattori più significativi riguardavano: l’ambiente socializzante dello sport, l’essere fisicamente in forma e il miglioramento delle proprie prestazioni sportive. Al contrario fattori quali: perdita del peso, miglioramento salute mentale e vivere più a lungo non sono emerse come rilevanti in questo gruppo di atleti. Dal mio punto di vista ritengo che queste ultime motivazioni potrebbero essere più motivanti in un gruppo di persone sedentarie o che svolgono attività in maniera saltuaria, mentre per gli atleti potrebbero essere considerate delle precondizioni, date per acquisite, necessarie per soddisfare le altre motivazioni che sono state identificate. Per approfondimenti leggi “Sport psychological constructs related to participation in the 2009 World Masters Games” di Heazlewood et al., mail: Ian.Heazlewood@cdu.edu.au